Saturnino, basso che incanta con Sergio Sylvestre, Labate e Roy Paci: «Sono entrato camminando e sono uscito ballando»

Saturnino ha inciso un disco dopo 20 anni e continua le collaborazioni con vari artisti
Saturnino ha inciso un disco dopo 20 anni e continua le collaborazioni con vari artisti
di Filippo Ferretti
4 Minuti di Lettura
Sabato 12 Giugno 2021, 11:54

ASCOLI - Saturnino torna in pista con il suo inseparabile basso con "Motel California". Dopo una militanza artistica quasi simbiotica con Lorenzo Jovanotti Cherubini, della durata ormai di oltre 30 anni e a 20 anni di distanza dall’album “Clima”, il musicista ascolano è nuovamente presente con molteplici iniziative da solista. Mentre impazzano da settimane ormai nelle piattaforme i brani tratti dal suo recente album, intitolato “Satelliti”, composto da cinque tracce che, guarda caso, gravitano attorno al pianeta Saturno, lasciando spazio alla sperimentazione e all’estro creativo del compositore, ecco uscire un singolo realizzato con altri bravissimi artisti italiani.

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Il gradimento
Un pezzo che è già battutissimo in radio, dal sapore assolutamente vacanziero.

Si tratta di “Motel California”, realizzato con Sergio Sylvestre, Labate e Roy Paci e voluto proprio allo scopo di racchiudere tutti i generi musicali. Il brano, disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le classiche piattaforme digitali di streaming e download, vede al suo interno la determinante incursione acustica di Saturnino, che si sposa a meraviglia con i fiati di Paci e la voce di Sylvestre e Alessia Labate, creando un sorprendente e variegato mix di sonorità, costituito da varie lingue e mondi diversi verso un unico grande obiettivo: la condivisione di qualcosa di bello.


Il progetto
Saturnino ha subito sposato con entusiasmo il progetto di “Motel California”, canzone esplosiva e travolgente, con le sue venature pop nata per far assaporare l’arrivo dell’estate. « Quando Sergio mi ha chiamato dicendomi se mi andava di metterci un basso dentro a un pezzo a cui stava lavorando, sono arrivato in studio e ho trovato una energia così buona che sono entrato camminando e sono uscito ballando» ha detto il bassista d’oro della musica italiana a proposito dell’esperienza appena vissuta con il suo amico Sergione.

Tutto questo mentre “Satelliti” è diventato una sorta di pubblicazione di culto, la quarta del musicista, dopo “Testa di basso”(‘95), “Zelig”(’96) e appunto “Clima” uscito nel 2000. Una carriera tutta vissuta all’insegna della sperimentazione, ma anche della voglia di muoversi e di percorrere la strada delle collaborazioni con altri artisti ugualmente aperti alla contaminazione della musica. Come dimostra il singolo dell’ultimo album “Satelliti” che vuol essere un omaggio alla disco music ma anche un pezzo dove le traiettorie del basso si fanno imprevedibili e si intersecano ad una linea vocale che ripete il mantra del Made in Italy della città meneghina.


Il mantra
«Infatti il brano non poteva non intitolarsi “Milano”, la città che mi ha accolto a braccia aperte tre decenni fa » ha aggiunto Saturnino, al secolo Celani, approdato nel capoluogo lombardo dopo una lunga gavetta vissuta nel capoluogo piceno, dove si è formato professionalmente grazie alla frequentazione presso l’istituto “Gaspare Spontini”, la stessa scuola che ha avviato musicalmente anche Giovanni Allevi e Dario “Dardust” Faini.

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