Fabrizio Moro a Sant’Elpidio a Mare, unica data marchigiana de “La mia voce tour”: «Il palco è tutta la mia vita»

Fabrizio Moro a Sant’Elpidio a Mare, unica data marchigiana de “La mia voce tour”: «Il palco è tutta la mia vita» (FOTO PAMELA ROVARIS / UFFICIO STAMPA)
Fabrizio Moro a Sant’Elpidio a Mare, unica data marchigiana de “La mia voce tour”: «Il palco è tutta la mia vita» (FOTO PAMELA ROVARIS / UFFICIO STAMPA)
di Chiara Morini
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Mercoledì 24 Agosto 2022, 07:37

SANT'ELPIDIO A MARE - Cresce l’attesa per l’unica data marchigiana de “La mia voce tour” di Fabrizio Moro che sarà all’arena Mandozzi di Sant’Elpidio a Mare sabato, 27 agosto, alle ore 21,30.

Il tour 

«Dopo due anni di incertezza, speranza e divieti – commenta il cantautore romano – siamo tornati nuovamente sul palco, tutti insieme. Solo chi ha seguito il mio percorso dall’inizio può intuire cosa significa tutto ciò per me, per noi. Ho costruito tutta la mia carriera, attraverso le canzoni che ho scritto, ma soprattutto l’ho costruita facendo concerti per più di 20 anni». Durante i concerti di questo tour Moro sarà accompagnato da Claudio Junior Bielli al piano, Danilo Molinari e Roberto Maccaroni alle chitarre, Luca Amendola al basso e Alessandro Inolti alla batteria. Canta i brani del suo ultimo disco “La mia Voce”, titolo anche del terzo singolo, in cui l’artista riflette sulle incoerenze nel mondo e dice che non si è mai abbastanza maturi per combattere contro un sistema di omologazione per far vincere la verità. E lui stesso, nella parentesi del Covid, ha sofferto molto. «Quando siamo stati fermati – racconta – mi sono sentito così piccolo e insignificante che mi sembrava di aver sprecato tutta la mia vita. Il palco è sempre stato tutta la mia vita». Sin da quando è salito su quello del Teatro Gerini di Roma per affrontare il suo primo concerto a 13 anni.

La scaletta

Il suo percorso artistico e musicale sarà riassunto nel concerto dove, oltre agli ultimi brani, eseguirà anche le canzoni che hanno segnato le tappe principali del suo percorso artistico. Una carriera iniziata con band giovanili ed esibizioni in locali e club, poi nel 2000 con la partecipazione a Sanremo nella sezione giovani e dopo con l’uscita del primo album, andando avanti con tutte le tappe che lo hanno fatto amare dal grande pubblico, fino all’ultimo lavoro uscito lo scorso febbraio.

Il vuoto causato dal lungo stop del Covid rappresenta un momento di cambiamento per Fabrizio Moro. «Durante questo vuoto – dice – sono cambiato dentro, ho attraversato da solo strade prive di luce. È cambiato anche il mio rapporto con la musica e con i miei sogni. È cambiato il rapporto con le persone che amo, perfino quello con i miei figli. Non tornerà mai più niente come prima, questo lo so, l’ho capito anche da quanto pesavano i passi che ho fatto per essere qui. Comunque io mi sento più forte oggi, consapevole dell’amore che provo sempre per la mia missione».

La musica

Una missione che coinvolge ovviamente il palco, ma anche la musica, la cosa più importante nella sua vita. «La musica – commenta Moro – mi ha sempre salvato e spesso mi chiedo cosa ho fatto per essere così fortunato, per avere un “potere” così grande che scaccia il male della vita e che mi permette di sorridere, di emozionare ed emozionarmi. In questo momento sono inebriato di immagini epiche. Mi sento bene, dopo tanto tempo, come quando a 13 ho fatto il mio primo concerto». Il pubblico è pronto a emozionarsi a suon di tutti i suoi brani, tra i quali non mancheranno di certo “Pensa”, con il quale è stato a Sanremo nella 57esima edizione, “Il senso di ogni cosa”, o “Non mi avete fatto niente”, con cui ha vinto Sanremo nel 2018 insieme a Ermal Meta.

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