Sanremo, esclusi Scanu e i Sonohra
Clerici, gaffe hard per rompere la noia

La regina Rania di Giordania
La regina Rania di Giordania
di Simona Orlando
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Giovedì 18 Febbraio 2010, 00:58 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 23:35
SANREMO (17 febbraio) - Le nuove vittime del rito eliminatorio sono i Sonohra di “Baby”, un brano irrisorio nell’economia delle serate, e, a sorpresa, Valerio Scanu, il favorito di “Amici” con “Per tutte le volte che”. La giuria ha usato criteri generazionali diversi: ieri ha mandato fuori i veterani, oggi i pi giovani fra i big. Gli esclusi se la batteranno domani, tra i cinque solo due saranno ripresi all’amo e restituiti alla gara. Si mobiliterà il pubblico partenopeo in favore di Nino D’Angelo? Quello in menopausa dei Raccomandati? O si armerà il fan club dei talent? Al televoto la sentenza.



Per la consueta serie “largo ai giovani”, la nuova generazione ha presentato le proprie canzoni quando Morfeo già aveva agguantato parte degli spettatori. Alla finale sono stati ammessi Luca Marino con “Non mi dai pace” e la brava Nina Zilli con “L’uomo che amava le donne”, ispirato alla musica anni ’50. I Broken Heart College con “Mesi” (identica a “Beautiful soul” di Jesse McCartney e a “T’appartengo” di Ambra), Matteo De Luca con “Non parlare più”, Jacopo Ratini con “La panchina”, dopo una lunghissima trafila, hanno avuto diritto a poco più che una apparizione.



Le ballerine del Moulin Rouge. La seconda serata sanremese è stata nuovamente una declinazione del genere femminile. Dopo la pin up, il brutto anatroccolo, la fidanzata in procinto di convolare a nozze e la Antonella massaia, che parte in tiro e pian piano si rilassa, trascina i tacchi e cala le spalle, sono arrivati anche gli stacchi di coscia, le ciprie e le piume delle sedici ballerine del Moulin Rouge: centoventi anni di cabaret parigino aggiunti a sessanta di festival italiano non fanno che accentuare l’odor di muffa in circolazione (invece del solito can can sarebbe stata una bella idea portare Moulin Rouge! il musical di Baz Luhrmann, con geniali rivisitazioni di storici brani pop-rock).



La regina Rania.
La quadriglia seminuda è stata poi ribilanciata con l’immagine casta e elegantissima di Rania di Giordania: quattro figli, una linea perfetta, un carattere determinato (alla Clerici consiglia “Sia sempre se stessa”), alle spalle una favola da fratelli Grimm. “Ho incontrato mio marito per caso a casa di sua sorella. Quando mi chiese di uscire ero nervosa perché sapevo che avrei incontrato un principe e una famiglia reale, invece ho scoperto persone comuni, di grande gentilezza.” E ancora: “Un giorno mi portò in auto a una pista da rally, ero talmente terrorizzata di finire fuori strada che quando arrivò in cima e mi chiese di sposarlo, mi sentii così sollevata di essere in vita che avrei accettato qualunque richiesta.” Il ritratto che offre è troppo bello per essere vero: è incantevole, sa stare in cucina (per deformazione professionale la conduttrice le chiede la ricetta dei biscotti al cioccolato), la mattina va in ufficio, il pomeriggio lo passa coi figli, usa Twitter, ascolta l’i-pod, è impegnata in campo umanitario e lotta contro i pregiudizi: “ E’ uno stereotipo che i musulmani odino le donne. C’è una minoranza che manipola e distorce il messaggio religioso.”



Michelle Rodriguez. Dalla bellezza orientale a quella latina e mascolina di Michelle Rodriguez, elicotterista di “Avatar” e naufraga di “Lost” , buttata fuori dalla serie televisiva per guida in stato d’ebbrezza e condannata a sei mesi di carcere per aver violato la libertà vigilata e non aver seguito la riabilitazione prevista in questi casi. Un’altra scapestrata come ospite d’onore all’Ariston, un’ altra beffa trasversale a Morgan.



La gaffe di Antonella Clerici. La Clerici, ingessata in un lungo abito argenteo, è apparsa più sciolta, più convinta di sé dopo aver ottenuto il buon risultato di ieri (quasi undici milioni di spettatori), materna nei confronti del trio tenorile di “Ti lascio una canzone” (quei “suoi bambini” ai quali si chiede però di interpretare opere adulte come “Granada”, “O’ sole mio”, “Un amore così grande”), troppo confidenziale con i capi aziendali (si è accucciata a lungo sul direttore di Rai uno), maliziosa quando ha annunciato. “Adesso la do!”, specificando poi che intendeva la pubblicità, disposta alla goffaggine quando si è infilata nella macchina trans dimensionale di Avatar o si è lanciata nel can can tricolore.



Senza l’ancora di salvezza Bonolis la serata è stata decisamente più noiosa. Domani è la tappa intitolata “Quando la musica diventa leggenda” con ospiti Elisa, Miguel Bosé, Carmen Consoli, Massimo Ranieri, Edoardo Bennato, Riccardo Cocciante, Fiorella Mannoia, Francesco Renga. Le trattative con Tiziano Ferro per sabato sera sembrano essere a buon punto.
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