Musica, giocoleria e clown, la compagnia Zenzero e Cannella al Feronia di San Severino con “La 8ème balle”

Musica, giocoleria e clown, la compagnia Zenzero e Cannella al Feronia di San Severino con “La 8ème balle”
Musica, giocoleria e clown, la compagnia Zenzero e Cannella al Feronia di San Severino con “La 8ème balle”
di Chiara Morini
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Venerdì 17 Marzo 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 18:33

SAN SEVERINO - È uno dei quattro centri di innovazione circense: il Sic, stabile di innovazione circense, al teatro Feronia di San Severino Marche, è sviluppato da Circo El Grito, e prevede anche una stagione di eventi. Il terzo appuntamento è in programma domani, sabato 18 marzo, alle ore 20,45.

 


L’evento


In scena ci sarà la compagnia Zenzero e Cannella con “La 8ème balle”. Uno spettacolo che coniuga giocoleria, clown e musica, e nel perfetto stile del circo è in grado di liberare fantasia e buonumore. «Attrae tutti – commenta Fabiana Ruiz Diaz fondatrice del Circo El Grito insieme a Giacomo Costantini – bambini, ragazzi e adulti. La compagnia è argentina, i componenti sono acrobati, e suonano. Uno spettacolo come questo è dimostrazione di come il circo sia evocativo, e questa è la forza del circo. Un atto continuo di creazione». Creazione ma anche racconto della storia, che è l’essenza del circo contemporaneo, sviluppatosi in Francia alla fine del secolo scorso (il XX), disciplina a cui il Circo El Grito si dedica da 15 anni, da quando è nata. «La nostra compagnia – spiega Ruiz Diaz – lo scorso 21 luglio ha costituito questo centro, uno dei primi dedicato al circo contemporaneo». In Italia ce ne sono altri tre, uno a Parma, uno a Torino, uno nel Lazio che, con quello di San Severino, fanno quattro. In provincia si lavora bene, ma questo al circo non importa, puntualizza la fondatrice di El Grito: «Il Sic, lo stabile di innovazione circense, è aperto alla cultura multidisciplinare piace a tutte le età. Una sensibilità circense in grado di attrarre ed essere capita da 0 a 99 anni.

E se il luogo è piccolo o grande non importa: siamo nati a Bruxelles, abbiamo viaggiato ovunque in Italia e in Europa, ovunque c’è stato un sold out».


La tradizione popolare


Il circo contemporaneo attrae quindi un pubblico eterogeneo e trasversale, andando a fondo nella tradizione circense autenticamente popolare. Non ci sono animali, ma non manca il tendone. «Noi – dice Ruiz Diaz – abbiamo il tendone, con il quale coniughiamo tradizione e contemporaneità. Il nouveau cirque, o circo contemporaneo, rispetto al classico, si caratterizza per l’innovazione data dall’unione con la danza e con il teatro. E poi c’è la durata di produzione di uno spettacolo. Con questa sensibilità circense ci possono volere anche due anni, nel circo tradizionale si fanno le performance, le esibizioni. Il contemporaneo parte anche dalla musica e dal testo, e a volte anch’esso ha elementi di improvvisazione. Il circo tradizionale è intrattenimento». Qual è il più attrattivo, è difficile dirlo, «dipende dai gusti» dice la fondatrice della compagnia: «Di certo è attrattivo anche proprio per le contaminazioni». Non più una disciplina pura quindi e secondo Ruiz Diaz «il circo contemporaneo avrà futuro. Cresce, si sviluppa, inizia a essere sostenuto anche dalle istituzioni, come accade alla nostra compagnia, che ha il sostegno del Mic». Circo contemporaneo al Feronia, domani sera, ma anche a maggio, quando nel tendone, a San Severino, il Circo El Grito avrà occasione di presentare “L’uomo calamita”.

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