Brunello torna a San Ginesio per gli Amici della Musica Guido Michelli di Ancona, l'apertura con un concerto del grande violoncellista

Il violoncellista Mario Brunello
Il violoncellista Mario Brunello
di Lucilla Niccolini
3 Minuti di Lettura
Sabato 11 Settembre 2021, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 14:48

SAN GINESIO - Per il quarto anno consecutivo, Mario Brunello torna a San Ginesio, a tenere una masterclass. Il corso, nell’ambito di un progetto di residenza musicale degli Amici della Musica Guido Michelli di Ancona, si apre con un concerto del grande violoncellista, che si terrà domani sera alle 21 nel chiostro di Sant’Agostino. Aperto al pubblico e gratuito, rinnoverà la magia di un luogo antico e sacro, dall’ottima acustica e di indubbio fascino (prenotazione obbligatoria: prenotazioneamicimusica@gmail.com).

 
Maestro Brunello, come ha avuto origine la sua consuetudine con questo Comune dell’entroterra marchigiano?
«Ero stato invitato dagli Amici della Musica a tenere un mini-tour nelle aree delle Marche colpite dal terremoto. Sono stato folgorato da San Ginesio, un borgo bellissimo, ma triste, parzialmente spopolato a causa del sisma. All’apparenza quasi integro, aveva subito danni ingenti, che ne hanno resi inagibili molti edifici. Ma più ancora mi avevano colpito i volti degli abitanti, tristi, ma non rassegnati. Allora mi è scattata l’idea di riportare la vita in questo centro, permettendo ad altri, soprattutto giovani, di trascorrerci un periodo di tempo e di conoscerlo. Ne è nato il progetto, sviluppato con Annalisa Pavoni, di una masterclass del mio strumento, dopo anni che non mi dedicavo all’insegnamento. Ne avevo nostalgia». 
Il corso, dal 12 al 16 settembre, coinvolge violoncellisti di età e preparazione diverse.
«È dedicato a chi ha coltivato il sogno di suonare il violoncello, ma poi ha dovuto abbandonarlo, per i motivi più vari. Ho scelto di aprire a tutti, per innescare un circolo virtuoso, in cui la musica dialoghi anche con l’artigianato, l’arte e le bellezze naturali. Poi, ho anche selezionato, con una call, tre giovani talenti, cui riservo sedute di alto perfezionamento». 
I suoi allievi, nelle pause delle lezioni, visiteranno l’azienda di scarpe artigianali Doucal’s di Montegranaro, la chiesa di San Giusto a San Maroto, per poi salire ai Piani di Ragnolo. Una full immersion nel nostro territorio. 
«A scoprire l’armonia del contesto, quello che ci vuole per un apprendimento efficace. E poi, questa cittadina offre, a chi vuole suonare e migliorare davvero, una pace, una tranquillità e un silenzio ideali per trovare la dovuta concentrazione. E la bellezza di questi posti ispira sempre». 
San Ginesio, da quattro anni, diventa una piccola patria del violoncello, grazie a lei.
«E grazie ai suoi abitanti, che devono avere una vocazione alla musica iscritta nel loro dna, se hanno come patrono San Ginesio, protettore dei musici e degli attori. Si sono dimostrati felici di collaborare al migliore svolgimento di questa masterclass, disponibili e molto attenti. Hanno accolto con entusiasmo il progetto come una sfida. E ormai è una consuetudine, per loro. Come per me: non saprei rinunciare a questo appuntamento di settembre».
Qualche anticipazione sul programma del suo concerto?
«La Suite No. 2 per violoncello solo di Bach, la Sonata No. 2, Op. 63 di Moisej S.

Vajnberg, un musicista del ‘900, e la Seconda partita per violino solo BWV 1004 di Bach, che eseguirò col violoncello piccolo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA