Loprieno con l’Ensemble Symphony Orchestra a San Benedetto e Ancona: «Il nostro concerto è un omaggio a Morricone, una leggenda»

Il maestro d’orchestra Giacomo Loprieno dirige l’Ensemble Symphony Orchestra per il concerto “The legend tribute to Morricone”
Il maestro d’orchestra Giacomo Loprieno dirige l’Ensemble Symphony Orchestra per il concerto “The legend tribute to Morricone”
di Chiara Morini
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Sabato 18 Dicembre 2021, 10:31

SAN BENEDETTO - La musica di Ennio Morricone sarà protagonista nel concerto di mercoledì, 22 dicembre, alle ore 21,30 al PalaRiviera di San Benedetto. Sul palco arriverà l’Ensemble Symphony Orchestra, diretta da Giacomo Loprieno, per il concerto “The legend tribute to Morricone”, che farà tappa anche al Teatro delle Muse di Ancona, il 23 dicembre alle ore 21. 


Maestro Loprieno, come mai vi siete dedicati proprio al grande Morricone?
«Avevamo già fatto moltissime esperienze pop crossover, e per il 90esimo compleanno del Maestro, gli abbiamo tributato un omaggio. Ma non volevamo fare una semplice copia, con lui ancora in vita».

 
Cosa ripropone della sua grande musica? 
«Ci sono, ovviamente, scelte “ruffiane”, brani che appartengono alla cultura musicale collettiva. Le melodie, intendo, che sono rimaste nella memoria di tutti, come le colonne sonore di Mission, La leggenda del pianista sull’oceano, Nuovo cinema Paradiso, Per qualche dollaro in più e molte altre. La sua produzione è infinita, e quindi ci siamo dedicati anche a brani meno conosciuti».


Ha detto che non volevate una “copia”, come avete impostato il tributo? 
«Una sorta di versione diversa. Si prende il brano, nella sua versione alternativa, lo si attualizza negli arrangiamenti, si invertono gli strumenti, si rielabora. Poi non volevamo un concerto fine a sé stesso, ma un concerto che si adattasse a una voce recitante.

Ci sarà Andrea Bartolomeo che richiamerà le voci dei film e assumerà quasi il ruolo di “Cicerone” della serata. Sarà una sorta di guida. Quindi da un concerto ora è un vero e proprio spettacolo».


Quanto funziona uno spettacolo di questo tipo?
«Ad Ancona è praticamente esaurito. A San Benedetto sarà un po’ più particolare. E poi la musica di Morricone è immortale: a questo spettacolo viene chi la conosce, ci sono le coppie che vogliono vivere un momento di pura poesia, e anche chi studia musica, perché magari si cimenta con queste composizioni».


Secondo lei c’è qualcuno che non conosce Morricone? 
«Non credo proprio. Magari ci può essere chi non lo ricorda, poi sente dei medley, ascolta qualche brano e gli torna in mente di aver visto il film, e più si va a fondo e più si scopre che c’è almeno qualcosa delle sue composizioni che sono ben conosciute». 


Ha mai conosciuto Morricone? 
«No e mi dispiace, è un grande vuoto per me. Il nostro tributo per il 90esimo compleanno doveva essere l’unico concerto, ma poi, visto il successo siamo andati oltre. Poi lui è venuto a mancare, è arrivato il Covid, e abbiamo deciso di continuare a portarlo in giro per l’Italia e anche l’Europa».


Qual è il suo genere musicale preferito quando ascolta musica?
«Mi costringo ad ascoltare di tutto per essere più aperto. Lo dovrebbero fare tutti i musicisti, ascoltare ogni tipo di genere musicale». 


Come vede la sua mission di musicista nel futuro? 
«Dovremmo far capire che il live è la cosa più bella. I più giovani riescono a essere curiosi quando possono ascoltare ogni cosa, coinvolgendoli torneranno. A sentire Morricone stanno ritornando».

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