«Rock down da Guinness», a Milano e alla Mole 500 persone leggeranno 5.500 pagine di diario della pandemia di Michele Monina

Lo scrittore e performer Michele Monina
Lo scrittore e performer Michele Monina
di Lucilla Niccolini
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Domenica 20 Marzo 2022, 09:43

Non furono in molti a leggere, nel 2002, “Furibonde giornate senza atti d’amore” (Italic/Pequod), il libro d’esordio di Michele Monina, scrittore e critico musicale anconetano trapiantato a Milano. Vent’anni e 84 libri dopo, saranno in 500 a leggerlo a voce alta, e molti di più ad ascoltarlo. “Rock down - altri cento di questi giorni”, 5500 pagine, sta per diventare un caso letterario: sarà oggetto di un reading pubblico lungo 72 ore, dalla mezzanotte del 12 alla mezzanotte del 15 aprile.

 
“Rock down”, come dire un lockdown rock, Monina?
«Si tratta di un diario che ho cominciato a scrivere il 24 febbraio 2020, quando in Lombardia si è capito che stavamo entrando in un periodo molto difficile. Racconto la esperienza domestica che, come tutti, abbiamo vissuto mia moglie ed io, quattro bambini e una suocera, chiusi in casa. Non solo scene famigliari, ma anche la cronaca degli eventi che rimbalzavano tra le quattro mura attraverso radio, tivù e internet. Un diario fiume, che si conclude due anni dopo. Un libro mostruosamente ponderoso, di cui ho parlato con Claudio Trotta di Slow Music. Insieme, abbiamo pensato di farne una performance, con le voci di tanti altri, che hanno condiviso questa esperienza scioccante».


Vediamo nel dettaglio gli aspetti organizzativi di questa lettura-fiume?
«Due location in presenza, a Milano: la sala Bausch del teatro Elfo Puccini di corso Buenos Aires e gli Ibm Studios a piazza Gae Aulenti, da cui la lettura sarà trasmessa in diretta streaming (piattaforma Twitch. Link: https://www.twitch.tv/rock_down). L’accesso in presenza è gratuito, ma chiediamo 2 euro di prenotazione, per evitare defezioni all’ultimo momento. Abbiamo ottenuto il patrocinio del Comune di Milano, e la partecipazione dell’assessorato alla Cultura.

Poi, quando a Natale sono sceso ad Ancona a trovare i miei, ne ho parlato con l’assessore Paolo Marasca, che ha subito aderito all’iniziativa. Il reading sarà quindi trasmesso in diretta alla Mole Vanvitelliana, con eventi collaterali che discuteremo domani».


La città natale ancora nel cuore?
«Per sempre. E poi, mi pareva giusto, dal momento che nel diario si parla molto di Ancona, delle notizie che arrivavano da lì, della diversa percezione del rischio, delle telefonate sconsolate o consolatorie che ci scambiavamo. Mi piacerebbe che in quei giorni di aprile ci raggiungesse a Milano, assieme a Marasca, anche la sindaca Valeria Mancinelli. E magari leggesse un brano anche lei, come hanno promesso il sindaco Sala e i suoi assessori».


Un “gemellaggio” sui generis. Chi altro avete scelto per leggere ad alta voce?
«Sono state coinvolte direttamente molte persone di Milano, tra cui i medici del San Raffaele e del Policlinico, gli allievi delle Scuole Civiche, delle università, gli alunni, gli insegnanti e i genitori della scuola Bacone dei miei figli, poi anche cantautori e cantautrici. E abbiamo lanciato una call su internet: chiunque si può prenotare, per leggere un brano da 10 minuti, di giorno, o di 30 per le notti, dedicato agli appassionati nottambuli».


Un evento da Guinness dei primati.
«Infatti le 72 ore di fila di reading, la performance di lettura di un unico libro più lunga al mondo, verranno certificate dai giudici del Guinness World Records. La registrazione, poi, diventerà uno speciale televisivo e un podcast a puntate. E un libro. Ho firmato un contratto con le edizioni Underground per farne una sola copia, un oggetto di culto. Infine, il filmato completo diventerà un’installazione, che girerà negli Istituti di Cultura italiana dei paesi europei e nei musei».

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