Roby Facchinetti in concerto nelle Marche: «I Pooh mancano a tutti, la musica è la medicina della nostra vita»

Roby Facchinetti in concerto nelle Marche: «I Pooh mancano a tutti, la musica è la medicina della nostra vita»
Roby Facchinetti in concerto nelle Marche: «I Pooh mancano a tutti, la musica è la medicina della nostra vita»
di Saverio Spadavecchia
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Sabato 6 Agosto 2022, 21:20 - Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 09:43

«La musica è la medicina della nostra vita». Con queste parole Roby Facchinetti presenta il concerto di oggi, domenica 7 agosto, alle 21.30, in piazza Kennedy a Pagliare del Tronto (ingresso gratuito). La storica voce dei Pooh regalerà ai tantissimi fan emozioni e melodie senza tempo.

Fulcro di questa esibizione l’ultimo disco di Facchinetti, “Symphony”, che ha raccolto i più grandi successi dei Pooh e alcuni brani dei suoi album da solista, tutti in versione sinfonica. A rendere ancora più unico il “Symphony Tour” la presenza della Ritmico Sinfonica Young Orchestra composta da 40 musicisti dai 18 ai 25 anni, dieci voci del Coro pop Art Voice Academy, diretti dal maestro Diego Basso.


La musica non si può fermare per lungo tempo, come ci sente a ritrovare migliaia di fan ogni sera dopo le restrizioni vissute a causa della pandemia?
«La musica per fortuna non si è mai fermata del tutto, perché anche nei momenti più pesanti di questo stramaledetto virus e come mi capita di dire molto spesso “la musica è la medicina della nostra vita”, guai se non ci fosse stata.

La musica ha avuto un ruolo straordinario perché ci fa staccare da una realtà a volte dura e dolorosa. Mancava però il pubblico, il palco, ma ora che siamo tornati alla normalità sono tornato a respirare il desiderio del pubblico di un incontro con tante persone. Godiamoci questo nuovo viaggio».


Tra le canzoni del disco “Symphony” uscito a novembre scorso anche “Rinascerò Rinascerai”, scritta per sostenere le difficoltà di milioni di italiani durate la pandemia. Che emozione c’è nel cantarla oggi?
«Ogni volta che porto sul palco questo brano è una grande ventata di emozioni. È un inno alla vita, al coraggio del genere umano nell’affrontare le difficoltà. È la risposta più bella e vera al Covid che purtroppo ha portato tantissima sofferenza. È un brano arrivato in tutto il mondo, tradotto in tante lingue e ci fa capire la potenza della musica. È nato in uno dei momenti più dolorosi della mia Bergamo, è nata una melodia al pianoforte ed ho capito che aveva un’anima. Anche il testo, una poesia del nostro Stefano (D’Orazio altro ex membro dei Pooh morto a causa delle complicazioni del virus ndr), è arrivata subito nel cuore di tutti».


Parte fondamentale del concerto saranno le canzoni dei Pooh: a distanza di qualche anno dallo scioglimento ufficiale cosa prova nel suonare quelle canzoni senza i suoi compagni di una vita musicale?
«I Pooh mancano a tutti perché abbiamo condiviso con tantissimi più di una vita. Porterò sul palco anche questa musica con i giovani musicisti usciti da scuole di musiche e conservatori italiani. Giovanissimi, ed è una cosa che mi piace davvero tanto perché sono ragazzi che grazie anche al maestro Basso hanno possibilità di fare una grande esperienza di vita. C’è anche da dire che questi brani, in questa veste, hanno una doppia valenza emotiva perché grazie all’orchestra a toccare ancora di più i cuori di tutti. La musica è tornata a casa».


Che tipo di concerto sarà quello di Pagliare del Tronto?
«La musica sarà assoluta protagonista. L’orchestra, le canzoni al centro di tutto. Ovviamente anche le luci avranno un ruolo molto importante per sottolineare tutte le emozioni».

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