RisorgiMarche riparte da Falerone con Petra Magoni e Ferruccio Spinetti

Ferruccio Spinetti e Petra Magoni aprono RisorgiMarche
Ferruccio Spinetti e Petra Magoni aprono RisorgiMarche
di Chiara Morini
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Domenica 12 Luglio 2020, 01:05
FALERONE -Sono 18 i concerti dell’edizione 2020, la quarta, di Risorgimarche. Quest’anno, però, il festival per la rinascita delle comunità colpite dal sisma, cambia volto. Non più aree verdi e prati con migliaia di persone, ma concerti nei borghi e concerti-escursioni all’alba e al tramonto, per via della normativa anti-Covid. Ieri la presentazione, con i primi sette appuntamenti che sono stati resi noti: si comincia sabato 18 luglio, a Falerone, con Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. «Ci siamo più volte chiesti se esserci – commenta Neri Marcorè – a noi però le difficoltà piacciono ed eccoci qua a fare concerti nei siti archeologici e nei borghi delle località del cratere». 
Anche quest’anno la Regione non ha fatto mancare il proprio supporto, come ribadito dall’assessore alla Cultura Moreno Pieroni. «Il nostro rapporto - ha detto - va al di là del semplice momento istituzionale e insieme ci poniamo un duplice obiettivo: mantenere alta l’attenzione in quei territori bellissimi dal punto di vista paesaggistico; valorizzare sempre più l’economia con un indotto che tutti insieme abbiamo creato, dando un respiro interessante a quelle attività commerciali e a concittadini che uscivano da un grande dramma. Come Regione lo facciamo con la consapevolezza che voi di RisorgiMarche avete a cuore questi nostri territori. Penso che questa iniziativa debba diventare sempre più strutturale: una scommessa partita 4 anni fa, infatti, oggi è una realtà nazionale e dobbiamo fare di tutto per farla continuare a vivere. Vi ringrazio per quello che avete fatto e perché ancora una volta siete con noi». Presente in questa edizione anche il Consiglio internazionale dei musei, con Daniela Tisi. «Mai come quest’anno - sottolinea - c’è il connubio tra cultura e spettacoli. Per noi è importante crediamo nelle reti organizzative». 
Quest’anno il festival sarà ancor più nel segno della solidarietà. «Sin dall’inizio l’intento è stato quello di creare una piattaforma per far scoprire la nostra regione – dice ancora Marcorè - quest’anno puntiamo al turismo di prossimità». Per prevenire il Covid, dice Tofoni, «ci atterremo alle normative previste, come sempre, su tutte mascherina obbligatoria fino a quando ci si siede e tutto il resto. Quest’anno poi c’è la novità del biglietto solidale». Un ticket a 5 euro che se si vuole può essere acquistato a 20 euro per la solidarietà. Tutto l’incasso ai singoli Comuni. Ci sarà ancora l’Anfass con il merchandising: grazie alle precedenti edizioni, lo scorso novembre, è stata aperta la “Casa del cuore”.
Gli organizzatori promettono location suggestive all’alba e al tramonto, concerti con nomi importanti (alcuni dei quali saranno resi noti nei prossimi giorni), e appendici che andranno fuori dai singoli eventi musicali, con gli artisti che saranno pagati, anche come forma di sostegno al settore. Lo scopo sarà sempre quello della solidarietà. Anche quando ci sarà l’iniziativa promossa da Marco Scarponi, che vuole fare il Giro d’Italia in bike. «Ci ha invitato a partecipare a una tappa e a noi la cosa piace» chiude Neri Marcorè.
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