​Rete Lirica delle Marche, Pieroni
“Estendere il progetto a tutta la regione”

Un momento della conferenza stampa
Un momento della conferenza stampa
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Lunedì 8 Febbraio 2016, 21:02
Rete lirica delle Marche, Pieroni
“Estendere progetto a tutta la regione”
ANCONA - Ben 6.343 spettatori per un incasso di 144.000 euro, 12 serate di spettacolo con tre coproduzioni, che hanno coinvolto 400 tra artisti e tecnici (oltre il 90% marchigiani) per 4.700 giornate di lavoro, di cui 1.500 svolte da giovani sotto i 35 anni. È il bilancio della Rete lirica delle Marche presentato ad Ancona a un anno dalla sua istituzione. Nata per assicurare qualità artistica ed economie di scala alle produzioni liriche, la Rete ha messo insieme i Teatri di lirica ordinaria di Ascoli, Fermo e Fano, con il supporto dell'Associazione Arena Sferisterio di Macerata, del Rof, della Form e del Consorzio Marche Spettacolo.
 
Tre i titoli in cartellone: L'elisir d'amore, Madama Butterfly e il Barbiere di Siviglia nei tre teatri di Ascoli, Fermo e Fano (Il barbiere sarà a Fano il 10 e 12 marzo prossimi, e ad Ascoli il 18 e 20 marzo), cui seguiranno a ottobre Il flauto magico a Fermo (repliche a marzo 2017 a Fano ed Ascoli) e il Nabucco (ad Ascoli, Fermo e Fano tra novembre e dicembre). Per la stagione 2017 si parla di un'opera da definire per ottobre a Fermo, e della Bohème tra novembre e dicembre ad Ascoli, Fermo e Fano.
 
“Si tratta - ha commentato Alessio Vlad, direttore artistico della Rete - di un progetto pilota entusiasmante, unico nel suo genere in Italia, un piccolo miracolo economico che ha raggiunto i numeri di un'industria. Ho sempre pensato che il teatro musicale debba essere un servizio sociale reso alla comunità e che questa fosse la direzione giusta per un territorio ad alta densità di teatri e di cultura come quello delle Marche. Considero questa esperienza il coronamento di tutta la mia attività in questa regione”.
 
Obiettivo raggiunto anche per Luciano Messi, sovrintendente dell'Arena Sferisterio, il quale ha ricordato che a fronte di un investimento di 870.000 euro, il costo di ogni recita, pari a 72.500 euro, è sceso del 25% rispetto ai costi medi prima della costituzione della Rete, registrando nel contempo un incremento del 25% del contributo Fus (150.000 euro) e del 23% di quello regionale (109.000 euro), con aumento del 35% di spettatori rispetto al 2014.
 
Ma la soddisfazione più grande espressa dai promotori dell'iniziativa - il sindaco di Ascoli Guido Castelli, di Macerata Romano Carancini, il vicesindaco di Fermo Francesco Trasatti, la presidente della Fondazione Teatro della Fortuna di Fano Catia Amati e il sovrintendente del Rof Gianfranco Mariotti - è stata quella di aver portato i giovani a seguire la lirica, forse per la prima volta. “Continueremo a sostenere l'iniziativa coinvolgendo tutti quelli che fanno lirica nelle Marche - ha annunciato l'assessore regionale alla Cultura Moreno Pieroni - e ci auguriamo che entrino a far parte della Rete anche il Teatro delle Muse di Ancona e il Pergolesi di Jesi, con i quali sarò felice di confrontarmi in futuro, e che già hanno sottoscritto insieme un accordo di collaborazione”. “La nostra porta - ha risposto Carlo Pesaresi, presidente del Consorzio Marche Spettacolo - è sempre aperta”.
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