Renato Zero a Domenica In (con tre ore
di ritardo): «Ho sposato il mio pubblico»

Renato Zero a Domenica In (con tre ore di ritardo): «Ho sposato il mio pubblico»
Renato Zero a Domenica In (con tre ore di ritardo): «Ho sposato il mio pubblico»
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Domenica 25 Novembre 2018, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 18:04
Un Renato Zero in gran forma, tra il serio e il faceto, quello che è ospite (seppur con un errore di orario) di Mara Venier a Domenica In, su Rai Uno. Il cantautore romano, 68 anni, ha scherzato molto con la conduttrice, sua grande amica da molti anni.





Sempre divertente e autoironico, Renato Zero non ha esitato a scherzare con la sua amica Mara, ironizzando anche sulle tante storia d'amore vissute dalla conduttrice: «Hai avuto tutti 'sti compagni e mariti, manco la Dea Kalì con tutte quelle mani». Si è scherzato anche sul ritardo di tre ore di Renato Zero in trasmissione, colpa di un errore dello stesso cantautore.

Quando si tratta di affrontare una vicenda drammatica come la violenza sulle donne, Renato Zero diventa molto più serio. «Le donne sono importanti per tutta la società: basti pensare che sono loro a partorire, se lo facessero gli uomini sarebbe un disastro. Non basta dire 'No alla violenza', non si devono mai sottovalutare le denunce e le richieste d'aiuto» - spiega il cantautore romano - «C'è una violenza disarmante che pervade la nostra società, serve più allegria».



Parlando della propria carriera, Renato Zero ha raccontato il lungo percorso, dagli esordi non ancora maggiorenne: «Il primo contratto discografico fu firmato da mio padre, che temeva fosse una 'sòla'. Lui era un servitore dello Stato per necessità, avrebbe potuto essere un grande tenore. Agli esordi, facevo tutto da solo: non solo cantautore, ma anche manager, truccatore, ecc... Ho vissuto una solitudine un po' forzata, come era accaduto a grandi personaggi come Charlie Chaplin o Totò. Ho avuto tante storie, ma non sono mai stato cliente di negozi che vendono bomboniere: ho scelto di sposare il mio pubblico».

Renato Zero ha però riconosciuto, nonostante un certo isolamento necessario, di aver avuto la fortuna di avere una famiglia pronta a sostenerlo in ogni sua scelta: «Sono cresciuto in anni in cui l'aria di libertà sfociava spesso nel libertinaggio, ma tutti i miei familiari mi sono stati vicini». Vestire con lustrini e paillettes, però, spesso attirava la violenza: «Venivo preso di mira per strada, sia verbalmente che fisicamente. Le storie ormai quotidiane di bullismo mi ricordano tristemente tante cose che ho vissuto io. Ero adolescente, ma cercavo di parlare con chi mi aggrediva, questo atteggiamento alla fine ha avuto feedback positivi e i primi 'sorcini' iniziarono a tutelarmi con un servizio d'ordine organizzato tutto da alcuni fan».

Si continua ad affrontare il tema della famiglia anche quando si parla di Roberto, il figlio adottivo: «Le pratiche sono state molto lunghe e abbiamo cercato di stabilire un rapporto prima di arrivare all'adozione vera e propria. Volevamo mettere insieme le nostre solitudini, non ci siamo imposti nulla a vicenda. Anzi, ne approfitto per sensibilizzare sulle adozioni: oggi la burocrazia rallenta troppo, servono procedure che snelliscano il tutto».

A Domenica In, Renato Zero ha anche presentato Vincenzo Incenzo, cantautore e protagonista di musical, nonché autore di tanti successi dello stesso Renato, ma anche brani come Cinque giorni di Michele Zarrillo. «Collaboriamo da 20 anni, ci siamo conosciuti grazie alla festa di compleanno di Antonello Venditti. Lui mi ha dato la musica e mi ha chiesto di scrivere qualcosa» - raccontano i due - «L'iniziativa di Fonopoli alla fine non andò in porto, nonostante il tempo e la fatica, ma possiamo dire, con orgoglio, che non siamo stati aiutati da nessuno. Non ci siamo mai piegati alle ingerenze e alle raccomandazioni». Vincenzo Incenzo ha anche cantato il brano Je Suis, singolo estratto dal suo album Credo.

Mara Venier poi si commuove molto quando viene mostrato un filmato, estratto dal cofanetto Alt in tour, in uscita il prossimo 30 novembre: sulle note di Amico, il pubblico del Forum inizia a cantare al posto di Renato Zero, che non riesce a contenere l'emozione. Un momento che dimostra l'impareggiabilità delle emozioni che la musica può dare.
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