La Pasquella
compie trent’anni

La Pasquella compie trent’anni
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Venerdì 3 Gennaio 2014, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 19:19
MONTECAROTTO - La Rassegna della Pasquella, questa ormai "storica" manifestazione fondata sul recupero e sulla rivitalizzazione di una delle testimonianze vive della nostra comune cultura popolare, legata ai rituali di questua del solstizio d'inverno ed alle sue forme di propiziazione legate a credenze pre-cristiane ed antichi riti di fertilità, fortemente voluta dall'Amministrazione comunale di Montecarotto, e curata dal Centro Tradizioni Popolari e dal Gruppo "La Macina", con la collaborazione della Pro Loco e della Protezione civile comunale, con il patrocinio della Regione Marche e della Provincia di Ancona, toccherà quest'anno il ragguardevole traguardo dei trenta anni e si svolgerà, straordinariamente in due giornate, da domenica a lunedì 6 gennaio.



Nella giornata di domenica, preludio alla "vera" festa della "Pasquella", dalle ore 18,00, nella suggestiva cornice del Teatro Comunale, si svolgerà il “Concerto straordinario del Trentennale”, con l'interessante formazione dell'Ensemble italo-argentino, che presenterà un particolare spettacolo: "A da nasce un bel bambino… / nacera' un nene lindo…" (Il canto del Natale tra i due mondi). Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti.

Nato da una idea di Laurita Pergolesi e di Gastone Pietrucci, questo concerto vuole proporre, a confronto, i canti religiosi della Navidad Nuestra, (composti su materiali popolari argentini da due grandi musicisti, Félix Luna ed Ariel Ramirez, autore quest'ultimo anche della celeberrima Misa Criolla), con i corrispondenti (almeno nei testi e negli argomenti) canti popolari italiani del periodo natalizio. E così ai sette brani argentini (La Anunciación, La Peregrination, El Nacimiento, Los pastores, Los reues magos, Pastorcito de Belén, La Huida) verranno contrapposti gli "identici" brani della tradizione orale italiana, piemontese, veneta, marchigiano-campana, laziale, calabrese, in un confronto di grande interesse e suggestione. I testi documentano un mondo di vita e di fede straordinario e singolarissimo, e il canto ne esprime stupendamente il clima e le tensioni vitali.

Anche certe impennate di linguaggio e di immagini sono la prova della immediatezza con la quale il popolo (sia italiano che quello argentino) ha assimilato il destino di Cristo, di Maria e di Giuseppe come il destino stesso di ogni comune famiglia di poveri, feriti e insieme invincibilmente felici.



La voce "italiana", "scura e torturata" di Gastone Pietrucci e la bella voce "argentina" di Laurita Pergolesi, rivestono di grande pathos, questi suggestivi canti natalizi tra i due mondi, gettando un ponte tra queste due culture, tra queste due tradizioni, tra questi due modi musicali di cantare, suonare ed intendere il Natale. Così, fra testo e canto, fra autori ignoti e gli interpreti di questo inedito ensemble italo-argentino, nasce un rapporto vivo di sintesi e di travaso che rende questo singolarissimo "canzoniere cristiano" uno dei più suggestivi tra i pochi esempi di folk nostrano che ci siano offerti in modo adeguato.Gastone Pietrucci, voce e Laurita Pergolesi, voce e chitarra, Riccardo Andrenacci, batteria, percussioni, voce, Toni Felicioli violoncello e Christian Riganelli, fisarmonica, danno voce, musica e canto a questa fede e a questa festa con passione di protagonisti, con fedeltà di interpreti.



Nella giornata di lunedì la Rassegna della "Pasquella" vera e propria, arrivata quest'anno alla sua trentesima edizione. Gruppi di autentici portatori della tradizione, provenienti da tutte le Marche e da altre regioni italiane, arriveranno sin dalle otto del mattino, accolti e "presi in carico" da altrettanti accompagnatori locali e da loro "presentati" casa par casa, in tutte le zone della campagna e del paese di Montecarotto, dove porteranno, alla maniera di una volta, secondo l'antico rito, il canto augurale della Pasquella. La gente, come al solito, accoglierà con simpatia tutti i Gruppi, "ripagandoli" con generose offerte di denaro e soprattutto con abbondanti libagioni.

Così per tutta la mattinata, Montecarotto, sarà letteralmente inondato di musiche, di canti e di suoni, che renderanno ancora più magica e surreale, questa incredibile festa popolare di inizio anno.

Dopo la questua del mattino, i Gruppi presenti alla Rassegna, si ritroveranno in Piazza del Teatro, dove da mezzogiorno e trenta all'una (prima del pranzo comunitario di ringraziamento offerto a tutti gli "artisti" popolari e ai loro collaboratori, dall'Amministrazione comunale) daranno vita al solito, spontaneo, gioioso "concerto popolare", per la gioia di tutti i presenti.



Nel pomeriggio, dalle ore 16,00, nel Teatro Comunale, Gastone Pietrucci, coordinato da Giorgio Cellinese, presenterà: "La Pasquella a teatro" (omaggio a Costantino Ravarelli). Rassegna di canti e danze della tradizione popolare) con la presenza e l'esibizione di tutti i Gruppi presenti alla Rassegna. Ingresso Libero sino ad esaurimento dei posti. All'uscita dei Gruppi dal Teatro, ci sarà l'esibizione estemporanea dei gruppi popolari tra la gente, in piena libertà, riscaldati da caldarroste e "vin-brulè".



Questo momento comunitario e "libero" dei pasquellari darà modo al pubblico di poterli ascoltare nelle condizioni ideali, dal vivo, senza l'ausilio di nessuna amplificazione, in un'atmosfera molto serena, divertente e coinvolgente di festa e di musica di strada.



Attualmente, grazie a questa Rassegna ed al lavoro continuo e costante di Gastone Pietrucci e de La Macina sul territorio, assistiamo da alcuni anni, ad una nuova "rinascenza" del fenomeno ed al crescere e proliferare inevitabile, di iniziative, più o meno spontanee, per lo più imitative, più o meno valide, ma comunque attestante un certo interesse o perlomeno curiosità per il fenomeno.

Quindi davvero importante e meritoria questa Rassegna della Pasquella di Montecarotto, perché fa rivivere una tradizione, che altrimenti la civiltà tecnologica rischia di far dimenticare per sempre. Ma l'annuale appuntamento di Montecarotto è anche un modo per ritrovarsi e rinnovare, anno dopo anno, legami di rapporti sociali e culturali condivisi. Un paese in musica, ricco di interessi e di suggestioni, che ogni anno coinvolge sempre più il pubblico, in una festa popolare, che per la "libertà" e la spontaneità con cui viene vissuta, si distingue nettamente dall'attuale sconfortante panorama di falsificazione e di massificazione operate sulla cultura tradizionale e sulla civiltà popolare.



Il Trentennale è dedicato a un grande ed indimenticabile protagonista popolare della Rassegna: Costantino Ravarelli, recentemente scomparso.
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