Montanini a Potenza Picena e a Fano: «Porto sul palco Britney Spears e il Covid, è ora che tutti si diano una svegliata»

Giorgio Montanini
Giorgio Montanini
di Chiara Morini
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Venerdì 2 Luglio 2021, 09:29

POTENZA PICENA - Giorgio Montanini sarà alle 18,30 di oggi, 2 luglio, all’Hockey club house di Potenza Picena, domenica 4 alle 21,30 all’Arena Bcc senza tempo live club di Fano per due anteprime del suo nuovo spettacolo “UndiceXImo”, prima di presentare la prima nazionale a Villa Vitali di Fermo, il prossimo 12 luglio alle ore 21,30. 
Giorgio, come mai questo titolo?
«Nel nome c’è il numero romano XI, che si utilizza di solito per i grandi personaggi, un po’ un messaggio subliminale al mondo della stand up comedy. E poi è l’undicesimo spettacolo che scrivo, tra il precedente e questo, ne ho realizzato uno di cabaret».
Cosa porterà nell’anteprima?
«La versione quasi definitiva dello spettacolo. Sarà un monologo diverso, perché è diversa la situazione post Covid. Ho parlato poco in questi mesi ma ho scritto tanto. Non sarò aggressivo, sarà come abbracciare il pubblico, dopo il trauma che ha vissuto. Tuttavia dirò quello che ho da dire. Non sono né un no vax né negazionista, né niente del genere: ma qualche domanda me la pongo. Perchè non sono stati aumentati i posti letto negli ospedali? Perchè si tagliano le spese alla sanità? Perchè dopo lo scudetto dell’Inter c’è stato quell’affollamento? Guardi che io sono interista, quindi non lo dico da avversario». 
La prima sarà diversa? 
«Certo ci saranno aggiustamenti, le anteprime le faccio per questo. Riprenderò comunque qualcuno dei monologhi dello spettacolo precedente, “Come Britney Spears”, era troppo perfetto: lo avevo scritto due anni fa, ma è ancora attuale». 
É emozionato per la prima nazionale nella sua città? 
«Ho sfatato il mito “nemo propheta in patria”: un bel debutto nazionale. Nato per caso, perché l’amico Francesco Capodaglio, si trovava a parlare con i fermani e ha detto: «Può essere che non viene mai a Fermo Giorgio Montanini?». Ed eccomi qui, ad aspettare il 12. Fermo è un posto splendido per me. Sono concentrato, l’adrenalina con le emozioni stile romanticismo me le lascio per dopo. L’emozione è perché sarò nella mia città, e sono rimasto qui a vivere. In due ore e mezza arrivo a Roma e faccio tanti provini, ma poi torno. Qui la dimensione è a misura d’uomo, nella capitale a misura di giungla. Poi se serve, come nei prossimi giorni, quando sarò tre serate a Cagliari, mi fermo a dormire anche a Roma».
Nell’agenda di Montanini? 
«Dopo essere stato a 33 voti su 1500 in totale dalle nomination come attore non protagonista per i David di Donatello, con il film “I Predatori”, dovrei ricevere un premio a Ischia per questo film.

Poi il regista Michele Rossi ha finito di montare un documentario su di me, che dovrebbe uscire a breve. Mi ha ripreso in ogni dove». Il cinema? «Pietro Castellitto, che in entrambi i premi che ha vinto, mi ha ringraziato esplicitamente, sta scrivendo un secondo film. Se mi chiama andrò, così come farò anche in altri casi. Ma la storia deve piacermi, se devo fare cose che non vanno d’accordo con il mio personaggio, meglio lasciar stare. Ho già rifiutato proposte. Ricordo comunque anni fa il film “Tempo instabile con probabili schiarite”. Un piccolissimo ruolo accanto a Luca Zingaretti».

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