I concerti al tramonto nei borghi
RisorgiMarche cala sette assi

Neri Marcorè
Neri Marcorè
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Domenica 21 Luglio 2019, 16:43
PORTO SANT'ELPIDIO - Dalla classica al jazz, dalla world music alla canzone d’autore: è un programma ricco di sfumature musicali quello creato da Neri Marcorè e Giambattista Tofoni per i nuovi sette concerti di RisorgiMarche, tutti al tramonto e con due tipi di approccio: il primo all’interno dei borghi dell’area del cratere, nei luoghi più suggestivi e ricchi di storia; il secondo dopo un’escursione in montagna, accompagnati dalle guide alpine. «La scelta di entrare direttamente nelle zone colpite dal terremoto - afferma Marcorè - è motivata da una più incisiva azione di visibilità nei confronti di questi luoghi. Ovviamente, per ovviare alla naturale limitatezza degli spazi, abbiamo optato per un numero limitato di presenze. Ai partecipanti daremo anche indicazioni sui punti di ristoro presenti nell’area».
Il cantautore romano Rosso Petrolio, il Quartetto d’archi della Form, la versatile Giua in versione unplugged, il Maestro Francesco Di Rosa (primo oboe dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) accompagnato dall’Ensemble Brancadoro, il doppio appuntamento con la Carmensita del Macerata Opera Festival (una collaborazione che rappresenta uno dei fiori all’occhiello di questa terza edizione di RisorgiMarche), la novità tutta marchigiana dei Leda e il talentuoso bandoneonista Daniele di Bonaventura: sono questi i nomi che da martedì 23 luglio a lunedì 5 agosto andranno ad incastonarsi agli altri otto concerti che si stanno svolgendo sui prati montani. Tutti i nuovi appuntamenti saranno ad ingresso gratuito su prenotazione (tranne Carmensita, spettacolo dedicato ai bambini dai 3 ai 6 anni), con inizio alle ore 19. All’interno del sito di RisorgiMarche e sui canali social verranno fornite ulteriori informazioni dettagliate sui singoli eventi e le modalità di fruizione.
Un calendario che anche in questo caso coprirà le tre province maggiormente colpite dal sisma - vale a dire Ascoli Piceno, Fermo e Macerata - a riprova dell’attenzione dell’organizzazione del Festival per le comunità che ancora mostrano le ferite provocate dalle scosse del 2016.
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