Tony Hadley stasera a Porto Recanati: «Gli Spandau Ballet? Bei tempi, ma ora guardo al futuro»

Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet, a Porto Recanati: «Canterò “Through the barricades” e anche alcuni brani dei Queen»
Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet, a Porto Recanati: «Canterò “Through the barricades” e anche alcuni brani dei Queen»
di Chiara Morini
4 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Agosto 2022, 03:10

PORTO RECANATI - Con gli Spandau Ballet ha fatto la storia della musica, e da solista la sta ancora facendo: Tony Hadley, ex frontman del gruppo britannico, festeggia i 40 anni di carriera con un tour che lo sta portando di nuovo in Italia. Il cantante britannico sarà oggi, venerdì 26 agosto, alle ore 21,30, all’arena Gigli di Porto Recanati, per un concerto voluto da Comune e Isolani Spettacoli. 

 
Tony Hadley, cosa suonerà in questo tour?
«Di certo eseguirò i brani più noti, le hit classiche, quelle che la gente vuole sempre ascoltare. Non potrebbe essere altrimenti, è importante farlo in un tour che celebra i quarant’anni di carriera. Ci saranno i brani più amati degli Spandau Ballet, non mancherà di certo “Through the barricades”, i miei, alcuni brani dei Queen, io amo i Queen, e un paio di brani che saranno nel nuovo album».
Che ricordi ha del periodo con gli Spandau Ballet?
«Sono tanti ricordi, ho memoria di bei momenti quando ho iniziato la carriera. Di certo questo tour del 40esimo anniversario non avrei potuto farlo senza questa esperienza. È stato un periodo fantastico, abbiamo viaggiato molto, abbiamo pubblicato molti dischi e fatto la storia della musica, ma la vita è così».
A proposito dei 40 anni di una lunga e splendida carriera, quali sono le emozioni? 
«Sono davvero molto entusiasta, amo quello che faccio. Mi piace tutta la musica, cantarla, scriverla, suonarla, registrarla. Mi sento davvero fortunato per aver potuto fare (e per poter fare ancora) il lavoro che amo!». 
Aprirà il concerto il cantante Giuseppe Gobbi, come lo ha scelto? 
«Lui è un giovane cantante e autore di brani, ha la stessa mia manager, Dorina Gelmi. Lei mi ha detto che Gobbi avrebbe voluto cantare ed esibirsi nella serata. Ho subito accettato, è una buona cosa avere giovani talenti. È difficile, oggi, per i giovani artisti farsi notare e il fatto che lui apra il mio concerto è buono per lui ma anche positivo per me». 
E della musica italiana cosa può dire? 
«È bella, ha delle buone melodie, davvero una buona musica. Sono tanti gli artisti che ascolto e conosco, da Caparezza a Elisa che ho visto a Sanremo, Gaia che ho ascoltato due giorni fa a L’Aquila, davvero una splendida cantante e anche Diodato, artista e autore davvero straordinario».
Quanto ama l’Italia? 
«Se ti piace l’enogastronomia e ha anche una buona audience, non puoi non amare l’Italia! Ogni volta che vengo nel vostro paese tutti sono gentili, le mamme e i papà di oggi che mi riconoscono, anche la mia band non vede l’ora di suonare di nuovo in Italia. È sempre un bel momento quando torno a suonare nel vostro paese».
Pensa che un giorno potranno tornare gli Spandau Ballet?
«Sfortunatamente no, ho lasciato per una ragione ben precisa. Ho bisogno di essere felice e non lo ero più, sono uscito e non rientrerò, mi dispiace per i fan».
Cosa dice a chi verrà al concerto? 
«Sarà un bel momento, da parte nostra ci impegneremo al massimo, daremo il 100%. E loro apprezzeranno, tutto il pubblico italiano apprezza, è sempre molto generoso».
La considerano un’icona degli anni ‘80, ma lei preferisce quella decade o l’attuale? 
«Dato che sono vivo, direi proprio che i giorni di oggi sono davvero belli.

Non bisogna girarsi troppo indietro ad ascoltare gli album degli Spandau Ballet o quelli di Tony Hadley, ma dare uno sguardo ai progetti futuri. La musica di oggi è davvero buona, migliore di quella degli anni Ottanta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA