Con la mostra “Il porto di Ancona. Storia per immagini”, l’intento di chi l’ha organizzata, gli Uomini delle Navi, è di ricostruire l’evoluzione dello scalo dorico dal ’500 al ’900. L’esposizione, che si inaugura oggi, sabato 19 alle 11 alla Mole di Ancona, trasmette al visitatore molte emozioni, che vanno dallo stupore di scoprire strutture mai viste, in quanto distrutte dai bombardamenti e demolite, alla commozione che trasmettono volti e figure della gente del porto.
Le immagini storiche
Sono lavoratori e armatori, fanciulle a passeggio sul bordo dell’acqua, ragazzini e pescatori, immortalati dalle foto d’epoca e dalla riproduzione di alcuni quadri ottocenteschi. Alle immagini, tra le duemila raccolte in un decennio dall’associazione anconetana “Uomini delle Navi”, si aggiungono quelle selezionate in archivi di collezionisti, nei Fondi Corsini e Gaddoni. Poi ci sono le stampe e i disegni reperiti nel corso di attente indagini alla Fondazione Marche Cultura, nella Biblioteca Civica Benincasa, in quella Storico-francescana e picena San Giacomo della Marca di Falconara. Gli Uomini delle Navi sono progettisti e addetti dei cantieri anconetani, ora in pensione, che si sono costituiti in associazione nel 2011, per coltivare una tradizione marinara antica. Con l’attenzione ai particolari e l’acribia tipica degli ingegneri, dopo varie mostre, tra cui quella che, l’anno scorso, documentò il passaggio della flotta peschereccia dalla vela al vapore, hanno deciso di ricostruire l’evoluzione del porto attraverso i secoli.
L’obiettivo
«Non senza uno sguardo al futuro», fanno notare gli ingegneri Paolo Gissi e Pasquale Frascione, nell’annunciare che, nella stessa sala della mostra, il 25 novembre alle 17, si terrà una conferenza pubblica, che vedrà la partecipazione di storici e di operatori del porto.
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