Uomini e paesaggi del mare "Il porto di Ancona. Storia per immagini” si inaugura oggi alle 19 alla Mole Vanvitelli

Il gruppo di lavoro della Associazione Uomini delle navi che ha promosso la mostra visitabile da oggi alla Mole
Il gruppo di lavoro della Associazione Uomini delle navi che ha promosso la mostra visitabile da oggi alla Mole
di Lucilla Niccolini
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Sabato 19 Novembre 2022, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 09:48

Con la mostra “Il porto di Ancona. Storia per immagini”, l’intento di chi l’ha organizzata, gli Uomini delle Navi, è di ricostruire l’evoluzione dello scalo dorico dal ’500 al ’900. L’esposizione, che si inaugura oggi, sabato 19 alle 11 alla Mole di Ancona, trasmette al visitatore molte emozioni, che vanno dallo stupore di scoprire strutture mai viste, in quanto distrutte dai bombardamenti e demolite, alla commozione che trasmettono volti e figure della gente del porto. 


Le immagini storiche


Sono lavoratori e armatori, fanciulle a passeggio sul bordo dell’acqua, ragazzini e pescatori, immortalati dalle foto d’epoca e dalla riproduzione di alcuni quadri ottocenteschi. Alle immagini, tra le duemila raccolte in un decennio dall’associazione anconetana “Uomini delle Navi”, si aggiungono quelle selezionate in archivi di collezionisti, nei Fondi Corsini e Gaddoni. Poi ci sono le stampe e i disegni reperiti nel corso di attente indagini alla Fondazione Marche Cultura, nella Biblioteca Civica Benincasa, in quella Storico-francescana e picena San Giacomo della Marca di Falconara. Gli Uomini delle Navi sono progettisti e addetti dei cantieri anconetani, ora in pensione, che si sono costituiti in associazione nel 2011, per coltivare una tradizione marinara antica. Con l’attenzione ai particolari e l’acribia tipica degli ingegneri, dopo varie mostre, tra cui quella che, l’anno scorso, documentò il passaggio della flotta peschereccia dalla vela al vapore, hanno deciso di ricostruire l’evoluzione del porto attraverso i secoli.


L’obiettivo


«Non senza uno sguardo al futuro», fanno notare gli ingegneri Paolo Gissi e Pasquale Frascione, nell’annunciare che, nella stessa sala della mostra, il 25 novembre alle 17, si terrà una conferenza pubblica, che vedrà la partecipazione di storici e di operatori del porto.

Oltre allo storico Roberto Giulianelli, docente della Politecnica, autore del libro “Porto e città. L’economia del mare ad Ancona dall’Unità al Duemila” (Ed. Franco Angeli), parleranno delle opportunità e dei potenziali sviluppi degli scali adriatici, in un’ottica nazionale e internazionale, il direttore marittimo Marche, Donato De Carolis, il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri, e un rappresentante dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale. Le prospettive, infatti, non possono che derivare da una storia legata alla posizione geografica e alle vicende del passato, che scorrono in queste immagini d’antan, assieme alle mappe fondamentali dell’arco portuale, come quella cinquecentesca del Fontana, con cui la mostra si apre, e altre che documentano l’evoluzione della città sul golfo. Alle pareti delle Sale Vanvitelli scorrono i passaggi: l’arsenale alla base del molo nord e la cantieristica; la flotta pescherecci, all’inizio del ‘900 ricca di almeno una trentina di barche; le strutture a terra e in mare del molo sud, con il passeggio delle ragazze e i venditori di crocette; lo scalo Vittorio Emanuele; l’inaugurazione della Fiera della Pesca sugli ex Bagni Marotti. Lavoro, economia, società: la vita di Ancona sul mare fino al 1935. Una mostra da vedere, aspettando che gli Uomini delle Navi continuino a raccontarci questa storia per immagini, fino a oggi. E oltre. 

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