“La Rossa da Rossini”, da domenica esposti a Pesaro 31 preziosi abiti di scena di Milva, poi a Milano l'asta benefica

Il manifesto della mostra
Il manifesto della mostra
di Elisabetta Marsigli
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Giovedì 10 Marzo 2022, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 21:11

PESARO - L’arte come vero strumento di cura, in un percorso che esalta la bellezza come valore di memoria e comunità: si inaugura domenica, 13 marzo, alle ore 17 al Museo Rossini di Pesaro, “La Rossa da Rossini. Milva icona di stile per un’arte che cura”, mostra di ben 31 preziosi abiti di scena che Milva, artista dallo stile unico, ha indossato nel corso della sua carriera e per lei realizzati da importanti stilisti come Ferré, Versace, Armani.

 
L’anteprima
Dopo l’anteprima a Sanremo, la scelta del Museo Rossini, da parte della figlia di Milva Martina Corgnati, conferma la vocazione del museo al racconto della musica in dialogo e confronto tra passato e presente: «Gli abiti di Milva dialogheranno con gli abiti delle opere del Rof, in un percorso di racconto e contaminazione», conferma l’assessore alla bellezza di Pesaro Daniele Vimini. «La mostra - aggiunge - incontrerà il gusto di tanti, celebrando l’eleganza e lo straordinario carisma di una poliedrica artista come Milva». Presente alla conferenza stampa anche l’assessore regionale Giorgia Latini che ha sottolineato quanto sia importante per le Marche «rendere sempre più vivi e attrattivi i luoghi della cultura, in un percorso di rinascita artistica e culturale che ha portato ad avere due città marchigiane nella short-list delle capitali della cultura».


L’eredità
«Si tratta - sostiene Gilberto Santini dell’Amat - di condividere in maniera diffusa un’eredità incredibile, per bellezza, forza e importanza, che non smette di attrarre a sè centinaia di fan».

Ma il valore di questa mostra è raddoppiato dalle finalità di questo percorso: dopo Pesaro infatti, il 5 aprile, al Teatro Franco Parenti di Milano, gli abiti saranno offerti all’asta da Cristiano De Lorenzo, direttore di Christie’s Italia, a favore dell’associazione no profit Qualia e di MediCinema Italia, che da anni operano in ambito di neuroscienze e cineterapia. La donazione di questi abiti servirà all’avvio del primo progetto di cura con l’arte intitolato a Milva, per attivare una rete per il miglioramento della qualità della vita di pazienti fragili e delle loro famiglie, attraverso l’esperienza artistica.


La scelta
«La scelta - ha spiegato Martina Corgnati - all’indomani della scomparsa di mia madre (aprile del 2021, ndr) dopo lunga malattia, è stata legata alla particolare unicità del suo percorso artistico, esemplare per molti versi, con idea di condividere una parte della sua eredità. Queste memorie non sono solo mie, ma di tutti coloro che l’hanno amata. L’arte e la bellezza sono elementi di forza che vanno tutelati e condivisi anche con coloro che hanno bisogno aiuto e cura: essere vicino alla sofferenza per trasformare il male in bene». L’allestimento, curato anche dalla Maison Ratti, sarà suddiviso in 30 “isole” che abiteranno le 11 stanze del museo in un dialogo affascinante di confronto e cortocircuito con gli abiti e gli allestimenti del Rof. In mostra abiti, oggetti e documentazioni fotografiche, da seguire anche tramite QRcode. Domenica 13 marzo, alle 19 (nel teatro Maddalena), la giornata proseguirà anche con l’anteprima nazionale di “Io & la Rossa” omaggio a Milva di Giovanni Amodeo.

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