“Il barbiere di Siviglia” nel segno di Pizzi per il Rof d'autunno

Una scena dell'opera "Il barbiere di Siviglia"
Una scena dell'opera "Il barbiere di Siviglia"
di Fabio Brisighelli
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Mercoledì 25 Novembre 2020, 01:55

PESARO - Il Rossini Opera Festival ha impostato in streaming gratuito la sua stagione musicale d’autunno, che è in corso. Certo, la distanza non è portatrice della stessa emozione “dal vivo”, ma la rara e a Pesaro mai prima rappresentata “Messa di Milano”, che abbiamo potuto seguire nei giorni scorsi, ci ha offerto momenti di vera suggestione, specie nella confermata attitudine di Rossini a “contaminare” squisitamente la sua ispirazione sacra con il portato della sua tipica teatralità lirica.

 
L’opera di Rossini torna appunto a caratterizzare la seconda parte della stagione: con la riproposta oggi, mercoledì 25 novembre, al Teatro Rossini alle ore 20.30 (con repliche venerdì 27 alla stessa ora e domenica 29 alle ore 17) de “Il barbiere di Siviglia” messo in scena da Pier Luigi Pizzi al Rof 2018; seguito da “Il viaggio a Reims” ideato da Emilio Sagi e ripreso nell’occasione da Matteo Anselmi, giovedì 26 e sabato 28 novembre sempre al Teatro Rossini alle ore 20.30 Ripensiamo con una certa emozione a questo “Barbiere”: perché viene riproposto nell’edizione di due anni fa che porta la firma preziosa di un mago della scena, di una sorta di Sarastro mozartiano sacerdote e custode del culto della bellezza teatrale: Pier Luigi Pizzi. Il quale affrontava per la prima volta il capolavoro rossiniano, fissandone uno spartiacque tra la sua e le edizioni precedenti dell’opera: per la sua attitudine, divenuta una costante, a misurare lo spaccato scenico e soprattutto l’evidenza caratteriale dei personaggi sulla lunghezza d’onda delle più genuine ragioni della musica. L’opera è diretta da Michele Spotti alla guida dell’Orchestra Sinfonica Rossini e con il Coro del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno (maestro: Giovanni Farina).
La compagnia di canto, in parte rinnovata rispetto alla precedente e indubbiamente di pregio, annovera, nei panni di Figaro, Iurii Samoilov, Juan Francisco Gatell quale Almaviva e Aya Wakizono come Rosina; Michele Pertusi è Basilio e Carlo Lepore Bartolo, con Elena Zilio e William Corrò nei ruoli comprimari di Berta e Fiorello. A seguire, ecco di nuovo “Il viaggio a Reims”, dramma giocoso in un atto o cantata scenica dilatata che dir si voglia, divenuto negli anni lo spettacolo-simbolo della rassegna rossiniana sin da quella mitica ‘prima’ del 1984 al Pedrotti di Pesaro, nella finzione scenica dovuta alla genialità di Luca Ronconi e di Gae Aulenti, nonché alla direzione sopraffina di Claudio Abbado alla guida della Chamber Orchestra of Europe e di un florilegio di interpreti vocali di prima grandezza. Pesaro in questi anni ne ha fatto oltretutto il riferimento didattico-principe per i giovani cantanti che studiano e escono dalla Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”, mentre la rappresentazione dell’opera da parte degli allievi è divenuta il saggio finale del corso di specializzazione posto a ridosso dell’apertura annuale del Festival estivo. Sul podio, il maestro Alessandro Cadario alla direzione dell’Orchestra Sinfonica Rossini.
La diretta streaming gratuita è sul sito web (www.rossinioperafestival.it) e sui canali social del Festival (Facebook e YouTube), nonché su www.italiafestival.tv, la web tv di ItaliaFestival, associazione formata da alcuni tra i più prestigiosi festival culturali italiani.

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