PESARO - Sono undici gli spettacoli che, da questo mese fino ad aprile, compongono la stagione della Piccola Ribalta di Pesaro: «Una 23esima edizione della nostra stagione teatrale - annuncia Mario Cipollini - che offre un cartellone variegato, con cinque nuove produzioni, la riproposta di due classici, due spettacoli in vernacolo napoletano e il tradizionale appuntamento con il dialetto pesarese».
Le collaborazioni
Il teatro della Piccola Ribalta si conferma uno spazio aperto alla cittadinanza, che ha avviato diverse collaborazioni con le realtà cittadine: da quella con il Rof ai laboratori del Gad, fino alle prove dell’Orchestra Mosaico con 50 giovanissimi talenti. In fase di allestimento anche una Biblioteca teatrale che ospiterà oltre 1600 riviste e 1400 volumi dedicati a poesia e testi teatrali, per celebrare degnamente i 70 anni della compagnia che ha tra i suoi padri fondatori Glauco Mauri. «Significativa la centralità di questo spazio», ha aggiunto l’assessore alla Bellezza Daniele Vimini, «in visione di un 2024 in cui sarà vitale la collaborazione tra istituzioni, luoghi e idee, in un percorso di crescita culturale che contribuisce ad alimentare un pubblico che ama il teatro».
La partenza
Si parte il 12 e 13 novembre, con un debutto: “Che s’adda fa’ pe’campà” commedia brillante dai risvolti amari, di Massimo e Domenico Canzano, per approdare, il 3 e 4 dicembre, alla prima commedia in dialetto pesarese, una girandola di divertenti inganni con “Imbroj, pàpol e confètt” di Franco Ferri.
Il fuoriprogramma
Non manca un fuoriprogramma intrigante: il 19 e 20 novembre andrà in scena “Il gioco più bello del mondo”, progetto di costruzione collettiva di uno spettacolo, con sintesi drammaturgica di Valentina Earnshaw, tratto dal romanzo polifonico “L’ultima vita” di Paolo Pagnini.