Pirovano gran mattatore in “Lu santo jullare Francesco” a Pesaro, un omaggio a Dario Fo e Franca Rame

Pirovano gran mattatore in “Lu santo jullare Francesco” a Pesaro, un omaggio a Dario Fo e Franca Rame
Pirovano gran mattatore in “Lu santo jullare Francesco” a Pesaro, un omaggio a Dario Fo e Franca Rame
di Elisabetta Marsigli
3 Minuti di Lettura
Domenica 26 Marzo 2023, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 15:10

PESARO - Un ritratto inedito del più straordinario innovatore del pensiero cristiano è al centro de “Lu santo jullare Francesco” con Mario Pirovano, un memorabile lavoro sulla vita di San Francesco nato dalle ricerche di Dario Fo, Premio Nobel per la letteratura 1997, della Compagnia Teatrale Fo Rame, in scena questa sera, ore 21, alla Chiesa dell’Annunziata di Pesaro.

 
L’anteprima


Una sorta di anteprima in occasione della Giornata internazionale del Teatro (il 27 marzo), dal titolo “W il teatro!”,  che il Comune di Pesaro e Amat, in collaborazione con la Fondazione Fo Rame, hanno organizzato per celebrare la memoria viva di Dario Fo e Franca Rame, artisti e grandi autori teatrali. Ed è ancora così attuale come San Francesco fosse in grado allora di parlare dei grandi temi che attraversano la società contemporanea. In questo monologo prende vita un’intera serie di personaggi dell’Italia medievale: Papi e cardinali, contadini e venditori al mercato, monaci e cavapietre. La realtà storica e la tradizione popolare si intrecciano nel ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della vita di Francesco dalla richiesta di approvazione della Regola al Papa Innocenzo III, alla predica agli uccelli e l’incontro con il lupo.

 
Le leggende


Lavorando su leggende popolari, su testi canonici del Trecento e su documenti emersi negli ultimi cinquant’anni, Dario Fo elabora un’immagine non agiografica di San Francesco, spogliato dal mito, ritroviamo un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico.

Del resto era lo stesso Francesco a definirsi “jullare di Dio”, e questo proprio negli anni in cui l’imperatore Federico II promulgava un editto contro i “Joculatores” considerandoli buffoni osceni. Lo stesso Dario Fo, a proposito di questo testo, sottolineava: «Della giullarata Francesco conosceva la tecnica, il mestiere e le regole assolute. Non teneva mai prediche secondo la convenzione ecclesiastica, anzi, rifiutava l’andamento del sermone. Sappiamo pure che cantava, recitava, si muoveva con tutto il corpo, braccia, gambe, piedi, suscitando divertimento ma anche commozione fra i presenti».


L’incontro


Lunedì 27 marzo, dalle ore 18 nella rinnovata Sala della Repubblica del Teatro Rossini, “W il Teatro!” prosegue con l’incontro “Fondazione Fo Rame e Pesaro per la memoria viva di Dario e Franca”, un appuntamento in vista del futuro assetto di Rocca Costanza che diventerà sede del museo della Fondazione pensato per raccogliere e tramandare il patrimonio lasciato da Dario e Franca. La Fondazione Fo e Rame nasce il 13.2.2019 con l’obbiettivo di mantenere la memoria delle iniziative e delle attività di Dario Fo e Franca Rame, un esempio unico di come entrambi abbiano reso inscindibile la vita dall’arte.


All’incontro interverranno: Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune e, per la Fondazione Fo Rame, la presidente Mattea Fo, il consigliere Marco Marchetti e Stefano Bertea responsabile progetti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA