Il Concerto Rosa dell’Olimpia porta in scena a Pesaro “La Voix Humaine” con il soprano Laura Muncaciu

Il Concerto Rosa dell Olimpia porta in scena a Pesaro La Voix Humaine con il soprano Laura Muncaciu
​Il Concerto Rosa dell’Olimpia porta in scena a Pesaro “La Voix Humaine” con il soprano Laura Muncaciu
di Elisabetta Marsigli
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Martedì 7 Marzo 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 11:33
PESARO - Quasi un’appendice al Buon Non Compleanno di Rossini, torna domani, 8 marzo, alle ore 21, alla chiesa dell’Annunziata di Pesaro l’appuntamento con il Concerto Rosa, evento ideato dall’Orchestra Olimpia, l’ensemble sinfonico femminile fondato da Francesca Perrotta e Roberta Pandolfi. 


La giornata


Una data fondamentale quella della Gionata Internazionale della Donna, che l’orchestra pesarese scelse nel 2019 per il suo debutto e che per questa quarta edizione festeggia l’ingresso in squadra dell’avvocato Lucia Paolucci, che ne assume la presidenza per il prossimo triennio. Concerto Rosa 2023 porta in scena “La Voix Humaine”, tragedie lyrique di Francis Poulenc e Jean Cocteau: è la storia di una donna, Elle, e la tragica fine di una storia d’amore senza futuro, messa in scena da Cocteau con una lunghissima telefonata tra lei e il suo amante. Poulenc mise in musica l’iconico testo nel 1958 e da allora “La Voix Humaine” è diventata un caposaldo del repertorio del ‘900.


L’orchestra


«La nostra - spiega Francesca Perrotta - è dichiaratamente un’Orchestra di genere e per questo cerchiamo di promuovere la professionalità delle donne soprattutto nel campo della musica. Ogni anno onoriamo questo appuntamento con qualcosa di speciale, in un messaggio che riguarda le donne, fatto dalle donne, ma universale. L’idea di questo concerto è quella di trasmettere un senso umano, l’esperienza umana da due punti di vista: il primo riguarda il mezzo, ovvero il telefono in questo caso, il secondo l’esperienza di una sconfitta.

Vivere la sofferenza di una perdita, nel giorno in cui si celebra la donna, può avere anche un senso sociale».


Gli adattamenti


Molteplici sono gli adattamenti realizzati nel corso degli ultimi settanta anni, entrati nel cuore del grande pubblico: da Anna Magnani in “Una Voce Umana” di Roberto Rossellini, a Sofia Loren con “Voce Umana” (in dialetto napoletano), a Pedro Almodovar con “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” liberamente tratto da Cocteau, fino a Madonna che vi si ispirò per il videoclip di “I Want You”. In questa versione, protagonista assoluta dell’opera è la soprano Laura Muncaciu, con un’esperienza internazionale pluriennale nella musica del ‘900 e contemporanea, sempre attiva nella ricerca, nella sperimentazione e nella composizione. La sua conoscenza approfondita di molte lingue la mette inoltre in perfetta sintonia con il testo di Cocteau, cantato in lingua francese, che la Muncaciu ha già dimostrato di affrontare con assoluta padronanza e fluidità. Con lei sul palco, la presenza consolidata della pianista giapponese Yasue Hokimoto, con cui da tempo propongono programmi interessanti sul repertorio novecentesco e moderno da tutto il mondo, mentre la regia dello spettacolo è affidata ad Alina Grigore. «Non c’è solo una donna in scena, ma almeno cinque - commenta Laura Muncaciu - è un lavoro dove non ci sono limiti tra la parola, il teatro, la voce e la musica e l’insieme di tutto questo rende immenso ogni piccolo dettaglio». Lucia Ferrati, nota voce pesarese, introdurrà poeticamente il pubblico al tema dell’amore e i punti salienti del dramma di Cocteau attraverso la lettura di una intensa poesia dell’autore.

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