Il cinema sublime di Martone, Pesaro dedica al regista una retrospettiva con la proiezione di tutti i suoi film

Il regista Mario Martone FOTO SPADA/UFFICIO STAMPA
Il regista Mario Martone FOTO SPADA/UFFICIO STAMPA
di Elisabetta Marsigli
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Martedì 24 Maggio 2022, 09:05

PESARO - Dopo aver annunciato il film di apertura (“ET-l’extraterrestre” di Steven Spielberg il 18 giugno in piazza del Popolo), la 58esima edizione della Mostra internazionale del Nuovo Cinema (18-25 giugno) svela i dettagli della retrospettiva dedicata a Mario Martone.


L’evento speciale sul cinema italiano, con la collaborazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale e con Indigo, Lucky Red, Nexo, Palomar, Rai Cinema, vedrà la proiezione di tutti i film per il cinema del regista, e, in particolare, il restauro del suo film d’esordio, “Morte di un matematico napoletano” insieme alla proiezione dell’episodio “La salita” del film collettivo “I vesuviani”, rara e preziosa poiché copia personale in 35 mm di Martone. Fiore all’occhiello della retrospettiva che la Mostra dedica al regista napoletano, è un’opera unica nel suo genere: un film flusso della durata di 10 ore presentato per la prima volta al Museo Madre di Napoli nel 2018 a cura di Gianluca Riccio. Basato sullo studio dei materiali conservati nell’Archivio Mario Martone e prodotta da Fondazione Donna Regina per le arti contemporanee/Museo Madre e Pav, la video-opera è stata rielaborata in occasione della retrospettiva di Pesaro integrandola con i lavori più recenti del regista.


Durante i giorni del festival, la video-opera sarà presentata per la prima volta in esclusiva presso lo Spazio Bianco. La retrospettiva inizierà il 18 giugno, al Teatro Sperimentale, alle 21, con “L’odore del sangue” (2004) con protagonisti Michele Placido e Fanny Ardant e “Teatro di guerra” (1998), opera intrisa di napoletanità e di slanci universali; sempre nel weekend di apertura, i protagonisti di domenica 19 giugno saranno “L’amore molesto” (1995), tratto dal celebre romanzo di Elena Ferrante, e a seguire “Capri Revolution” (2018), ambientato nel 1914 nell’amena isola campana.

Lunedì, alle 21, sarà la volta di “Noi credevamo” (2010), sulle vicende dell’Unità d’Italia, sette i David di Donatello vinti e, martedì 21 giugno, de “Il giovane favoloso” (2014) con Elio Germano nelle vesti di un indimenticabile Giacomo Leopardi, film realizzato nella nostra regione.

“Il sindaco del rione sanità” (2019), attualizzazione della celebre pièce eduardiana, seguito da “Pastorale cilentana” (2015) saranno i titoli di mercoledì 22 giugno, mentre giovedì 23 saranno proiettati “Qui rido io” (2021) con Tony Servillo nel ruolo di Edoardo Scarpetta e, a seguire, Rasoi (1993), trasposizione cinematografica del fortunato spettacolo teatrale con “Una storia Saharawi” (1996), documentario parte del progetto Oltre l’infanzia - Cinque registi per l’Unicef. Sabato 25 si chiude con la giornata interamente dedicata alla presenza di Martone nella tavola rotonda la mattina e, il pomeriggio, con la rara proiezione di La salita, episodio tratto da I vesuviani (1997) con Tony Servillo e Anna Bonaiuto.


Per la prima volta sul grande schermo, sarà proiettata la copia restaurata di Morte di un matematico napoletano (1991), il film d’esordio con Carlo Cecchi protagonista. Durante la serata in piazza Martone riceverà il Premio Pesaro Nuovo Cinema prima della proiezione del suo ultimo film, in concorso allo scorso Festival di Cannes, Nostalgia con Pierfrancesco Favino e Tommaso Ragno. A Martone sarà anche dedicato l’84esimo volume della collana Nuovocinema di Marsilio, a cura di Pedro Armocida e Giona A. Nazzaro (direttore del Locarno International Film Festival) con saggi, interviste e testimonianze di attori e critici protagonisti del suo cinema.

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