La band pesarese dei Crema sulle piattaforme digitali e negli store con il primo album “Cinema Soda”

La band pesarese dei Crema sulle piattaforme digitali e negli store con il primo album “Cinema Soda”
La band pesarese dei Crema ​sulle piattaforme digitali e negli store con il primo album “Cinema Soda”
di Elisabetta Marsigli
3 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Marzo 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 14:32
PESARO - È finalmente su tutte le piattaforme e store musicali “Cinema Soda” (Talento Dischi - 2023), il primo disco dei pesaresi Crema, ovvero Daniel Gasperini, Enrico Liverani e Vittorio Ondedei che sono stati Theodore, Michael e Ruben Camillas. I tre musicisti, negli ultimi due anni, con calma, dolcezza e determinazione si sono trasformati nei Crema, tenendo tutto quello che sono stati e diventando altro ancora, come è naturale che sia, dopo la scomparsa di Zagor, Mirko Bertuccioli. 


Le voci lineari


Basso, chitarra e batteria: tre voci, lineari come il profilo di un pentagramma di notte, i Crema sono riconoscibili grazie al loro pop nervoso e distratto, che improvvisamente si accende per poi diventare dolcissimo. Si sono avviati proprio nel 2021 sulle strade del mondo per portare la loro musica, senza particolari timori o pregiudizi. «È un album nato sulle canzoni composte tra il 2021 e il 2022», racconta Vittorio Toto Ondedei, «le suonavamo dal vivo e quelle che ci piacevano di più le registravamo. Abbiamo fatto tutto con molta calma, volevamo un lavoro che documentasse bene questi primi due anni dal vivo dei Crema».


Gli antichi abbozzi


È un album che li soddisfa e rappresenta pienamente il loro percorso/trasformazione da Camillas a Crema: «Alcune canzoni sono la conclusione di abbozzi antichi che non erano finiti e in cui c’è ancora Mirko, come Europop, Lepri e Samba Lugano, che avrebbero dovuto entrare nell’album dei Camillas del 2020, altre sono nuovissime ed altre sono state composte nel 2021. Non ci siamo fortunatamente posti alcun problema di eredità da conservare, se non tendere attitudinalmente a seguire (e rendere concreto) il nostro gusto».


La scelta


C’è comunque una scelta netta da parte dei Crema, quella di non suonare le canzoni dei Camillas: «In concerto teniamo solo Dracula, forse la canzone più vicina ai nostri attuali ritmi.

I brani dei Camillas li suono io nei miei tour particolari, quelli nelle case, nei circoli, a sorpresa in vari luoghi, con la chitarra, anche senza amplificazione, in una rete ideale di persone che ci conoscevano, quindi in amicizia. Ma molti dei gruppi italiani che ci sostenevano suonano ora i nostri pezzi e ciò mi rende molto orgoglioso, da Lo Stato Sociale al Duo Bucolico: sono molto felice che vadano in giro per il mondo ed è bellissimo che le cose continuino così». I suoni, oggi, tendono molto al rock e al punk, «perché due su tre sono basso e batteria - prosegue Toto - e comandano loro. Di sicuro c’è stata una evoluzione del suono dei Camillas che è diventato il suono dei Crema. Enrico e Daniel sono davvero degli ottimi musicisti: con loro mi sento a casa e il fatto che tutti e tre cantiamo è una cosa che dona un lato umano al gruppo».


Il filone


Lo stile dei testi segue comunque il filone dell’ironia: «Sono testi ironici e surreali, storie che dipingono mondi di persone un po’ strane. Storie contorte e misteriose che hanno dentro tanti elementi e in questo sì, c’è continuità anche perché da quando i Camillas erano diventati 4, i brani li componevamo insieme». Di Ragazzo, Martedì e Botte esistono anche i video, mentre l’album “fisico” è in programma per la fine della primavera. I Crema hanno già date in giro per l’Italia, da Torino a Bologna, Firenze, Rimini (il 1 maggio) e speriamo al più presto nella loro Pesaro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA