“Musicae Amoeni Loci” nelle colline della provincia di Pesaro Urbino, un connubio di arte, musica antica, paesaggi e bellezza

Il Coro Jubilate di Candelara
Il Coro Jubilate di Candelara
di Elisabetta Marsigli
3 Minuti di Lettura
Sabato 3 Luglio 2021, 11:36

Le colline della provincia di Pesaro e Urbino, sono pronte ad accogliere la 18esima edizione del festival di musica antica “Musicae Amoeni Loci”, in un connubio di arte, musica, paesaggi e bellezza, legato alle tradizioni di tutto un territorio. Dal 4 luglio al 18 agosto, il percorso valorizzerà, ancora una volta, la cultura nei lati più rurali, georgici e bucolici delle nostre terre, curando la qualità artigianale, multidisciplinare e multisensoriale di ogni appuntamento sotto la direzione artistica del maestro Willem Peerik, con la collaborazione del Coro Polifonico Jubilate di Candelara, diretto dallo stesso Peerik e presieduto e coordinato da Stefano Giorgi.
«Musicae Amoeni Loci è uno di quegli esempi virtuosi e autenticamente Re-silienti, che non ha fatturati da capogiro, anzi, ma che ha mantenuto lo spirito genuino con cui nacque 18 anni fa - afferma Peerik -. Quest’anno avremo la guida del sommo Dante che, in occasione del 700° anniversario dalla morte, è stato eletto guida, come Virgilio e Beatrice, del festival. Come sempre letture, musiche, canti, lezioni, scoperte, Ri-trovamenti, svelamenti e Ri-velazioni, non mancheranno per palati fini e studiosi, così come anche per le più sanguigne e genuine curiosità. Il festival è appuntamento profondo, ma leggero, serio, ma scanzonato e adatto ad un pubblico da (doppio) zero a centocinquantasette anni». Da sottolineare la scoperta della musica di un Orcianese doc, presente in molte biblioteche del mondo, ma sconosciuto a Sorbolongo: Nicolò Fontei che si distinse nel tardo Barocco, regalando al pentagramma pregevoli scritture. Insieme a lui, Il Magini di Fano e i più tardi Ottorino Respighi e Riccardo Zandonai con preziose riformulazioni di modi compositivi antichi.
Tra gli ospiti preziosi di questa edizione, dalla Slovenia alla Sardegna, non mancherà l’indispensabile consulenza della prof.ssa Maria Chiara Mazzi, accanto al violinista Tommaso Luison, l’Ensemble di flauto dolce “Les voix de bois”, l’Ensemble vocale “La Flora”, l’Ensemble “Dolci Accenti” con Daniele Cernuto e Calogero Sportato, l’Ensemble “Concordia”, il Coro San Giuseppe di Gradara, l’immancabile e versatile Giorgio Pinai, l’Ensemble “Cenacolo Musicale”, l’Insieme di Musica Antica “Fairy Consort” di Chieti. Nel canto si potranno apprezzare le voci del soprano Alida Oliva, dei contralti Bianca Simone e Francesca Biliotti e del mezzo-soprano Aloisa Aisemberg. Anche le letture avranno un fascino antico, tra quelle di Alessandro Guidotti e di due frati francescani che sorprenderanno con endecasillabi sciolti, terzine ed esecuzioni gregoriane: Fra Renato Martino e Fra Lorenzo Del Bene.
Il primo appuntamento è previsto domenica 4 luglio alle 5.15 del mattino, sul Monte Santa Maria di Monteciccardo, con “Senti lo mare: dall’alto della collina le note di un violino accompagnano il sorgere del sole”, con Tommaso Luison, violino, e Willem Peerik, basso continuo, con una colazione offerta al pubblico, al termine del concerto.

Info e programma completo sul sito del festival.

© RIPRODUZIONE RISERVATA