Paolo Brunelli svela i segreti del gelato
di tendenza per questa estate

Paolo Brunelli svela i segreti del gelato di tendenza per questa estate
di Danilo Tornifoglia
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Domenica 12 Luglio 2015, 20:10 - Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 21:07
SENIGALLIA - Marchigiani sempre più appassionati di gelato. Un alimento molto apprezzato se teniamo conto che le stime parlano di un consumo che si attesta attorno ai 10 chilogrammi annui pro capite. Un gelato di crescente qualità grazie al lavoro delle numerose gelaterie artigiane che operano nella nostra regione. Nelle Marche, secondo i dati di Confartigianato, sono 492 le imprese artigiane del settore: 147 le attività in provincia di Pesaro e Urbino; seguono Macerata con 113 attività, Ancona (105), Ascoli Piceno (94), Fermo (33). Soltanto latte, uova, zucchero e frutta. Una ricetta semplice, nutriente e genuina quella del gelato artigianale che piace sempre più ai marchigiani, non soltanto d'estate. sono circa 600 i gusti di gelato ma, nonostante un'offerta quasi illimitata, i preferiti continuano a essere i classici: in testa il cioccolato, seguito da nocciola, limone, fragola, crema, stracciatella e pistacchio. L'aumento del numero di gelaterie artigiane - sottolineano Confartigianato- conferma che, nonostante la crisi, i marchigiani non rinunciano a qualità e genuinità.



E parlando di gelati l’attenzione va alla spiaggia di velluto. Non si parla di altro a Senigallia. In via Carducci, piccolo viale centralissimo riqualificato di recente, ha aperto da pochi giorni la nuova gelateria di Paolo Brunelli. Proveniente dalla Cioccogelateria di proprietà di Agugliano, culla materna, il maestro gelataio marchigiano ha saputo raggiungere traguardi di eccellenza impensabili, che lo hanno collocato tra i tre migliori gelatai di Italia. Nel nuovo punto vendita della città turistica rivierasca è stata data priorità architettonica ad una ampia vetrata, che divide il laboratorio dalla zona vendita, per consentire di ammirare non solo i macchinari all'opera ma anche la maestria di Brunelli nella creazione di un gelato italiano di tradizione artigiana e di veder costruire passo dopo passo non più un semplice cibo street food, ma una vera portata. In giro per la penisola il maestro Brunelli ha annusato le eccellenze italiane per combinarle con le pietre preziose del nostro territorio.



Tra le sue mani sono diventate una equazione rinfrescante-dolce, allegra e fanciullesca, ma profondamente gourmet. Un godimento intenso, un trionfo, per un piacere senza distinzioni di età, di sesso e di condizione sociale o culturale.



Lui, Brunelli, si schernisce dietro i grandi occhiali. "La tendenza in Italia è di nuove tipologie, partendo da granite alla siciliana, i cui gusti più praticati sono il pistacchio di Bronte e la mandorla di Val di Noto, a cui aggiungo la granita al Varnelli con passion fruit. Mi affascina abbinare la freschezza della granita con i profumi che mi circondano fin dall'infanzia".



Energia, benessere e voglia di vivere.

Il mio nuovo gelato è 'la coppetta temporanea', e ne presenterò di nuove ogni quindici giorni. La prima è dedicata alla città di Milano ed ho coniugato il “gusto Portonovo” con sale di Cervia e gelatina di Campari.



E la prossima?

Il 21 luglio Slow Food, al quale sono molto legato per gli intenti culturali che condivido da sempre, organizza proprio qui, in via Carducci, una cena gestita da diversi chef ed io curerò il dolce. E' in questa occasione che presenterò la seconda “coppetta temporanea” di Brunelli con mandorle della Val di Noto, sapa e una grattugiata di pecorino dei monti Sibillini.
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