Otello, Norma e Trovatore allo Sferisterio
per un unico filo conduttore: Mediterraneo

Otello, Norma e Trovatore allo Sferisterio per un unico filo conduttore: Mediterraneo
di Alexdra Florescu
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Sabato 31 Ottobre 2015, 21:27 - Ultimo aggiornamento: 23:35
MACERATA - Otello, Norma e il Trovatore per interpretare un tema che dal passato guarda all'oggi: il Mediterraneo.



È questa, in sintesi, la 53esima edizione del Macerata opera festival che si aprirà il 22 luglio del prossimo anno e si concluderà una settimana più tardi del solito, ovvero il 13 agosto. La stagione 2016 dello Sferisterio è stata presentata durante una conferenza stampa dal direttore artistico, Francesco Micheli, dal sindaco di Macerata, Romano Carancini, dal presidente della Provincia, Antonio Pettinari e dal direttore di organizzazione tecnico-artistica e di produzione, Luciano Messi.



Si conferma, dunque, la formula dei 3 titoli in cartellone anche se, a causa delle risorse sempre più scarse, sarà solamente l'Otello ad avere quattro rappresentazioni in programma.



L'opera di Giuseppe Verdi aprirà il festival il 22 luglio 2016 come interpretazione perfetta della tragica attualità che si materializza quotidianamente sulle sponde del Mediterraneo. "La cornice stellata dello Sferisterio - ha affermato Francesco Micheli - è la scenografia ideale per il capolavoro verdiano, che racconta splendidamente come questo mare sia il luogo di incontro e conflitto sia tra uomo e natura che tra uomo e uomo".



Con il secondo titolo in cartellone, Norma, la prospettiva si sposta dall'opera al compositore: il convinto siciliano Vincenzo Bellini, che nel conflitto tra sacralità druida e morei romani ha saputo unire la cantabilità latina alla tragicità greca dando al suo capolavoro un sapore squisitamente mediterraneo. "Per questo titolo - ha annunciato Francesco Micheli durante la conferenza stampa - stiamo concludendo due importanti collaborazioni con due dei più prestigiosi istituti di teatro europei che si affacciano sul Mediterraneo e che annunceremo a breve". "Si tratta di un'operazione - ha aggiunto Micheli - che fa parte del progetto di consolidamento di quel respiro internazionale che abbiamo voluto dato a questo festival".



Sarà il Trovatore "di fuoco" di Francesco Negrin, messo in scena nel 2013, la terza opera del cartellone del prossimo anno. La composizione verdiana, che fa parte della cosiddetta trilogia popolare, è il luogo inquietante in cui si esprime la difficile convivenza tra zingari e potere medievale aragonese attraverso una tragedia che diventa un vero e proprio conflitto di civiltà che si materializza su una terra circondata da un mare che spesso, invece di essere ponte tra gli uomini, ne diventa la tomba.



Tre produzioni, dunque, da non perdere nella prossima estate non solo per i marchigiani, ma anche per i turisti che arriveranno nelle Marche. Infatti, su proposta del Rossini opera festival, la stagione lirica maceratese si concluderà il 13 agosto per unire il più possibile le attività delle due manifestazioni e dare la possibilità ai melomani del Rof di vivere anche l'esperienza lirica dello Sferisterio.



Infine, ancora nessuna notizia sui nomi dei registi e dei cantanti che saliranno sul palco dell'arena nel 2016; il cast verrà annunciato in chiusura di quest'anno e, ha promesso ieri Francesco Micheli, "ne vedrete delle belle".
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