Oggi è un altro giorno, Elisabetta Villaggio: «Papà mi ha insegnato la libertà, ma non ha mai asciugato le mie lacrime»

Un racconto a cuore aperto della vita privata di un grande attore del panorama italiano, un uomo che sapeva far ridere molto ma che celava un'anima a volte inquieta

Oggi è un altro giorno, Elisabetta Villaggio: «Papà mi ha insegnato la libertà, ma non ha mai asciugato le mie lacrime»
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Giovedì 30 Settembre 2021, 16:34

Elisabetta Villaggio racconta a Oggi è un altro giorno del suo rapporto con il papà Paolo Villaggio. La figlia del celebre attore che ha interpretato Fantozzi ha presentato il suo libro "Fantozzi dietro le quinte. Oltre la maschera la vita vera di Paolo Villaggio" ricordando chi c'era dietro l'attore conosciutissimo in tutta Italia. 

«Papà era una persona molto libera», ricorda Elisabetta, «mi ha insegnato ad essere libera ma mi ha insegnato il rigore e l'onestà.

Devo dire che se piangevo le lacrime me le asciugavo da sola, se avevo un problema non ne parlavo con i miei genitori», dice in modo molto duro e quando Serena Bortone le chiede se magari per lei questo è stato motivo di sofferenza lei replica dicendo che in fondo è andata così e oggi non ne ha rimpianti. 

Elisabetta ricorda della gioia del viaggiare con il padre all'estero: «In quei casi era uno sconosciuto, io ero felice di avere vicino solo mio papà e non il solito fiume di gente. La figlia di Paolo Villaggio conferma le dichiarazioni del papà che aveva ammesso di essere stato un padre a volte indifferente, ma non per questo lei e il fratello gli hanno voluto meno bene.

Paolo Villaggio... Fantozzi spesso lo era anche nella vita: «Non era molto manuale, a volte faceva pasticci, rompeva cose e noi lo prendevamo in giro paragonandolo al suo personaggio». Elisabetta ricorda anche il rapporto con il cibo del padre: «Era ansiolitico. Inizialmente lui non era felice del lavoro che faceva, faceva l'impiegato, quando ha iniziato a recitare non era riconosciuto dalla critica ufficiale, quindi lui sfogava queste ansie e questo malessere nel cibo».

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