Bayadère, l’esotismo in danza. L’appuntamento con il Nuovo Balletto di Toscana è per domani a Pesaro

Il Nuovo Balletto di Toscana in “Bayadère. Il Regno delle Ombre” (Foto Roberto De Biasio / Ufficio stampa)
Il Nuovo Balletto di Toscana in “Bayadère. Il Regno delle Ombre” (Foto Roberto De Biasio / Ufficio stampa)
di Elisabetta Marsigli
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Giovedì 17 Marzo 2022, 09:50

PESARO - Affascinante doppio appuntamento con la danza in programma a Pesaro venerdì 18 marzo: allo Sperimentale, alle 21, il Nuovo Balletto di Toscana in “Bayadère. Il Regno delle Ombre” di Ludwig Minkus e Michele Di Stefano, coreografia di Michele Di Stefano, musica di Ludwig Minkus e musiche originali di Lorenzo Bianchi Hoesch; alla Chiesa dell’Annunziata, al termine della residenza di allestimento, TeatrOltre propone Cantiere aperto per “Cloud” di Gianfrancesco Giannini, un percorso di flussi digitali, immagini e video in cui il performer accompagna il pubblico, in un viaggio nel proprio archivio dati, nella propria memoria individuale (in un percorso che l’artista ripeterà per 3 volte: alle ore 19, alle 19.30 e alle 20).

 
Il ritorno
Un felice ritorno del Balletto di Toscana a Pesaro, «ci sono alcune città che sono nella nostra storia», commenta la direttrice Cristina Bozzolini, «con cui condividiamo anche la visione del futuro, tema centrale della vittoria di Pesaro come capitale della cultura italiana che riteniamo sia un riconoscimento più che meritato, per una città sempre così attenta e stimolante per noi artisti». Pensato per un ensemble di talenti giovanissimi, questo nuovo Regno delle Ombre così carico di suggestioni, appartiene ai tempi eccezionali che stiamo vivendo, con un riferimento a qualcosa di perduto e a qualcosa di possibile allo stesso tempo. «Bayadère è un balletto intriso di esotismo idealizzato, sia nella trama melodrammatica sia nell’estetica dell’insieme.

La sua scena più celebre, il Regno delle Ombre, si presenta borderline al limite tra il reale e l’aldilà, dove le ombre che appaiono sono come congelate nella loro tragica condizione e i movimenti che compiono sono rituali. Una visione che esula dal contesto e che apre a un passaggio di puro movimento, astratto e lucido nella sua semplicità formale», come afferma il coreografo Michele Di Stefano. «Michele di Stefano è riuscito a unire le emozioni di un balletto tra ‘800 e ‘900 con il contemporaneo. - prosegue la Bozzolini - La musica è stata inserita nota per nota, lasciando percepire quell’aleggiare lontano di quelle ombre dell’aldilà che ci hanno accompagnato durante i mesi della pandemia. Un profumo di movimenti classici in dialogo con il presente». Il balletto di Toscana non si è mai fermato, continuando a credere nei giovani talenti: «Credo sia fondamentale riuscire a trasmettere la cultura del passato in una sfida aperta con l’oggi, con l’interpretazione e la reazione contemporanea. La passione è quella che ci fa vivere, sia che siamo in un ufficio che sul palcoscenico. Quando seguo dei progetti li penso sempre proiettati nel futuro: ho iniziato a ballare a 15 anni e ora ne ho 78, ma non ho mai smesso di guardare avanti. Mio padre pittore e mia madre pianista credo mi abbiano tramandato questa visione, questa voglia continua di avventura e sfida. Ogni volta è come se avessi davanti a me quei primi anni, in cui si partiva per un’avventura senza confini né termine, di intenti e di creatività». Sul palco: Sofia Bonetti, Lisa Cadeddu, Matteo Capetola, Carmine Catalano, Beatrice Ciattini, Matilde Di Ciolo, Alice Catapano, Veronica Galdo, Mattia Luparelli, Aisha Narciso, Niccolò Poggini, Paolo Rizzo. Info: Teatro Sperimentale 0721.387548 

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