Ciao Franco, la magia della chitarra e l'amore per le Marche. Cittadino onorario di Numana e presenza fissa in estate nei concerti all'alba

Franco Cerri, chitarrista che ha fatto la storia del jazz
Franco Cerri, chitarrista che ha fatto la storia del jazz
di Andrea Maccarone
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Martedì 19 Ottobre 2021, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 13:03

NUMANA - Numana piange “l’uomo in ammollo”. Franco Cerri, celebre chitarrista jazz milanese, divenuto poi famoso al pubblico generalista per lo spot del noto detersivo che lo ritraeva simpaticamente immerso nell’acqua, si è spento ieri a Milano all’età di 95 anni. A dare la notizia della scomparsa è stato il figlio Nicholas, in un post su Facebook: «Le sette note e le tre chitarre salutano con tanto affetto Franco Cerri, grande musicista e grande uomo. Fai buon viaggio, babbo».


La carriera
Nato il 29 gennaio del 1926, nel corso della sua carriera suonò con leggende della musica. La svolta professionale arrivò nel 1945 con l’ingresso nell’Orchestra di Gorni Kramer a cui venne presentato dai componenti del Quartetto Cetra. Nel 1950 dall’incontro con il sassofonista Flavio Ambrosetti nacque il primo Franco Cerri Quintet con cui comincia ad esibirsi in tutta Europa affiancando i grandi nomi del jazz mondiale come Chet Baker e Billie Holiday. Collaborò anche con Dizzy Gillespie e Django Reinhardt. In Italia collaborò, tra gli altri, con Bruno Martino, Renato Carosone, Nicola Arigliano, Peter Van Wood e Johnny Dorelli. Insieme a una carriera da solista e nei circuiti jazz, lavorò anche con Mina e Roberto Vecchioni. Al suo attivo ha ben 35 album pubblicati.


Il legame
Cerri era molto legato alla riviera del Conero, e in particolare a Numana di cui era anche cittadino onorario. Passava lunghi periodi nella sua abitazione al Taunus ed era presenza fissa ai concerti all’alba, dove ha regalato al pubblico momenti di grande spettacolo con le sue armonizzazioni alla chitarra. «Lo ricordo con grande affetto - dice il sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini - da domani (oggi per chi legge, ndr) metteremo in Comune le bandiere a mezz’asta e sicuramente organizzeremo qualcosa in sua memoria l’estate prossima».

Franco Cerri, negli anni, ha collaborato con tanti musicisti della scena jazz locale e marchigiana. E’ stato padrino dello Zap Juice Festival, rassegna itinerante ideata dal musicista jesino Simone Grassi, dove si è esibito più volte. Nel 2015 registrò addirittura un disco con alcuni musicisti marchigiani, dal titolo “Franco Cerri in one, two, three Quartet”. Le sue lunghe session s’incrociarono con talenti di spicco del jazz nostrano quali Mauro Cimarra, Stefano Coppari e Lorenzo Scipioni. L’ultima apparizione di Cerri al concerto all’alba di Numana risale a quattro anni fa. L’eleganza con cui toccava la sua sei corde aveva fatto di lui uno dei musicisti jazz più apprezzati nel panorama nazionale. E proprio grazie alla sua costante presenza nelle kermesse musicali marchigiane, aveva contribuito ad accendere un riflettore sulle rassegne di settore della riviera portando a conoscenza della scena jazz marchigiana molti estimatori provenienti da tutta Italia. Nel 2010, ad esempio, partecipò al Christmas in swing alla Rotonda a Mare di Senigallia. 


La standing ovation
Nel 2012 a Falconara Marittima si esibì con il suo All Stars Octet. Poi a Osimo, a ferragosto del 2014, ricevette la standing ovation durante il suo spettacolo con l’amico violinista Marco Santini. Tante le serate e le emozioni che Franco Cerri ha regalato al pubblico marchigiano. La triste notizia della sua dipartita è cominciata a rimbalzare nel pomeriggio di ieri sui vari profili social di tutte le persone che hanno avuto l’onore e il piacere di lavorare con lui.

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