​“Il nostro Sanremo”
a Montemarciano con La Macina

​“Il nostro Sanremo” a Montemarciano con La Macina
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Domenica 16 Marzo 2014, 00:38
MONTEMARCIANO - Ritorna immancabile, implacabile ed inesorabile come le stagioni, oggi, alle ore 16,00, al Teatro "Alfieri" di Montenarciano, “Il nostro Sanremo”, la pi incredibile, originale, strana, divertentissima manifestazione canora, giunta quest'anno alla sua quattordicesima edizione.

Ma cosa succederà veramente a Montemarciano? Avrete sicuramente intuito, che questa simpatica ed irriverente performance, che tra l'altro porta un significativo ed emblematico sottotitolo: "Festa-gioco per una coraggiosa e spericolata banda di amici sull'orlo di una irrefrenabile crisi di… allegria!!!" , non è altro che una riuscitissima ed azzeccatissima parodia del famigerato Festival della canzone italiana di Sanremo, con più un grande senso dell'humor, un pizzico di sana follia ed una irrefrenabile voglia di prendere e di prendersi in giro, effettuata da una affiatata compagnia di amici, in vena di divertirsi e soprattutto di far divertire l'attento, caloroso e sempre più coinvolto pubblico, che ha la fortuna di assistere a questo singolare spettacolo.



Un "piccolo-gioioso, irriverente" Festival, al quale si adatta benissimo la citazione estrapolata dall' Ars poetica di Orazio: "Risum teneatis, amici?" (Riuscirete a trattenere il riso, amici?). Infatti sarà difficile trattenere il riso di fronte alla scatenata sarabanda di idee, gag, sorprese, stonature, travestimenti, allegria, comicità che "travolgerà" il pubblico per tutta la durata dello spettacolo. Inoltre a conferma dell'utilità del riso e soprattutto dell'azione terapeutica della risata, ci sembra più che calzante cosa scrisse a proposito Giacomo Leopardi, in una pagina del suo "Zibaldone", il 23 Settembre 1828: "Terribile ed awful è la potenza del riso. Chi ha il coraggio di ridere, è padrone degli altri, come chi ha il coraggio di morire", e come attualmente ha scritto giustamente Umberto Eco sul La bustina di Minerva: "Ma quando i tempi sono tristissimi è proprio allora che si deve ridere..." (l'Espresso, n. 53, 3 gennaio 2013),



Ben venticinque "concorrenti" che si esibiranno, con i sedici motivi degli anni dal 1984 al 1987 del Festival di Sanremo, in una girandola di sorprese, gag esilaranti, travestimenti ed altrettanti irresistibili… "interpretazioni". Dottori, impiegati, liberi professionisti, casalinghe, commercianti, bancari, studenti, pensionati, maestri (citati con il solo nome di battesimo ed il titolo della canzone interpretata) tutti uniti, da una salda amicizia e da una gran voglia di cantare, si scateneranno in look stravaganti, ricercati, stonature micidiali, stecche, ma anche appassionate interpretazioni, in una graffiante maratona musicale, dal ritmo incalzante, senza un attimo di riposo, di noia o di stanca. Info: La Macina 0731 4263.
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