Puntata speciale di Non è l'Arena dal cuore di Odessa, in Ucraina. Massimo Giletti ha deciso di recarsi con una piccola troupe al fronte per documentare la guerra. È arrivato alla vigilia del suo sessantesimo compleanno, venerdì, ed è rimasto per condurre la puntata di ieri sera. Una scelta che sin da subito motiva così: «Io credo che per parlare di guerra bisogna esserci». Ed è proprio nel bel mezzo di un attacco russo che il giornalista fa il primo collegamento prima di mettersi al riparo. Da qui le critiche sul web: «C'era il coprifuoco, è una spettacolarizzazione del conflitto»; ma c'è anche chi ne apprezza il coraggio.
Massimo Giletti a Odessa
La puntata inizia con un reportage realizzato all'arrivo a Odessa. Nervi tesi e tantissimi controlli prima di entrare nel cuore della città. Un territorio in attesa che si aspetta l'attacco da un momento all'altro e scruta al di là del mare le minacciose navi russe. «A mezzanotte faccio 60 anni e sono qui», dice nel servizio. In uno successivo si aggira tra le macerie, i corpi e i resti di una quotidianità perduta: «Non posso farvelo percepire, ma c'è odore di morte».
Massimo Giletti conduce Non è l'Arena da Odessa
Quando parte il collegamento con lo studio del programma di La 7 Giletti è davanti a una trincea fatta di sacchi di sabbia, sullo sfondo lo splendido teatro di Odessa.
Massimo Giletti, le critiche
Sul web in molti hanno criticato la scelta di condurre da Odessa vista come una spettacolarizzazione del conflitto e qualcuno ricorda che a quell'ora non si può stare all'aperto. «Ad Odessa alle 20 scatta il coprifuoco per tutti meno che per la troupe di Non è l'Arena? Sembra di stare sul set di una fiction in cui la guerra è solo un pretesto per far spettacolo con lui in primo piano, Giletti con l'espressione contrita che si autocelebra per quant'è ardito. Il giornalismo è informazione, non spettacolarizzazione della guerra né tantomeno dei cadaveri», si legge su Twitter. E c'è chi invece lo difende: «Perché criticare Massimo Giletti? È andato ad Odessa (Ucraina), lì proprio dove la c’è la guerra».
Ad Odessa alle 20 scatta il coprifuoco per tutti meno che per la troupe di #NonelArena? Sembra di stare sul set di una fiction in cui la guerra è solo un pretesto per far spettacolo con lui in primo piano,#Giletti con l'espressione contrita che si autocelebra per quant'è ardito pic.twitter.com/vHOWEOiJHx
— Pinky (@Pinucci63757977) March 21, 2022
Già so che qualcuno griderà alla spettacolarizzazione. Invece Massimo #Giletti sta dando prova di coraggio. #NonelArena #UkraineRussiaConflict
— Domenico Ercoli (@domercoli) March 20, 2022