È la Noemi regina dell'estate 2022, ma non parliamo della nuova fiamma di Francesco Totti. La cantante continua a collezionare Dischi di platino, anche grazie alla sinergia con Carl Brave. «Ci siamo scoperti registrando insieme Makumba e abbiamo capito di essere simili. Per la romanità, certo, ma non solo. Siamo ironici, ma al tempo stesso malinconici. Camminiamo su questo filo invisibile che separa i due stati d'animo. Stare in equilibrio dentro un hula-hoop significa questo», ha raccontato in un'intervista a "Il Messaggero" fatta da Mattia Marzi.
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Noemi: «Io come la Ferilli? Non ho il suo fisico»
Super tifosa romanista, aveva infiammato i fan dicendo che in caso di vittoria dello scudetto si sarebbe spogliata, come fece Sabrina Ferilli nel 2001. Una battuta, ovviamente, perché «io quel fisico non ce l'ho. Ci prendiamo troppo sul serio, sui social», dice. L'attenzione è tutta sulla carriera in questa fase della sua vita: «Mi sono rimessa in bolla umanamente e di conseguenza anche a livello professionale mi sento più a fuoco».
Il successo dopo la dieta
L'aver perso peso l'ha aiutata anche professionalmente, dice. «Ho recuperato una leggerezza soprattutto mentale, oltre che fisica: il corpo appesantito era lo specchio di una pesantezza mentale. Mi sono liberata di quei pesi che erano prima di tutto psicologici anche a livello professionale. Oggi vivo senza sentirmi in difetto. E non mi faccio problemi ad assecondare la mia curiosità, spaziando dai duetti con Carl Brave a quello con Myss Keta su Una rosa a Lambrate o Inoki su Ispirazione». Questa curiosità è esplosa tutta insieme? «No, c'è sempre stata. Il rap, l'urban e l'r&b li ho sempre ascoltati: a 15 anni consumavo Baduzim di Erykah Badu, un album che mi ha cambiato la vita. Solo che fino a un paio di anni fa il pop italiano era troppo codificato».
Da Vasco al sogno De Gregori
«La fortuna della vita? Trovarmi sempre al posto giusto al momento giusto.