Nino Frassica sul palco a Porto Sant’Elpidio con il gruppo dei Los Plaggers : «Musica e risate con “Tour 2000/3000”»

Nino Frassica sul palco a Porto Sant’Elpidio con il gruppo dei Los Plaggers : «Musica e risate con “Tour 2000/3000”»
Nino Frassica sul palco a Porto Sant’Elpidio con il gruppo dei Los Plaggers : «Musica e risate con “Tour 2000/3000”»
di Chiara Morini
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Lunedì 30 Gennaio 2023, 05:55

Sarà la comicità surreale di Nino Frassica ad aprire, domani, martedì 31 gennaio, il 2023 del teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio, nella stagione di Comune e Amat. L’attore siciliano, comico, cabarettista e conduttore radiofonico e televisivo, salirà sul palco alle 21,15, con la tappa del suo “Tour 2000/3000”, in cui è insieme ai Los Plaggers, una band di straordinari musicisti (info: 346 6286586).


Nino Frassica, perché ha scelto il titolo “tour 2000/3000”?
«L’ho voluto perché sono ottimista, e spero che duri fino al 3000!».

 
Sarà uno spettacolo più comico o più musicale?
«Metà e metà, 50% e 50%. Si riderà molto, poi se uno vuole anche ridere con la musica, si può fare e allora diventa un 75% di risate e un 25% no. Ma mica si piange, tutt’altro!».
La comicità prevale quindi?
«Certo, è molto meglio, altrimenti avrei fatto il cantante».
Si potrebbe definire un riassunto della sua carriera?
«No. Però c’è la mia parte allegra, di nostalgia, quello sì. E anche le canzoni e la musica di sempre, le dico che sono poche le canzoni moderne che ci sono».
Sarà con i Los Plaggers, chi sono?
«Musicisti professionisti, che hanno anche una carriera autonoma. Io sono lì, come una guest star e li costringerò a giocare con la musica, due ore di leggerezza».
Teatro, cinema, Tv, da Fazio: dove si trova più a suo agio?
«Dappertutto in realtà. È come mangiare la pizza o gli spaghetti, una volta una cosa una volta l’altra. Così nel mio lavoro, mi piace fare tutto, non saprei fare una cosa sola».
Dove va la comicità oggi?
«Sta cambiando un po’, ovvio. C’è quella classica, e ce n’è tanta, ma anche quella più sperimentale, fino anche a quella surrealista. In televisione è cambiata molto, si è allargata anche ai talk, penso a trasmissioni come le Iene, dove ci sono pezzi comici anche tra gli inviati. In questo è cambiata molto».
Da Messina al mondo: quando è scoppiato l’amore con lo spettacolo?
«Da ragazzino, da diplomato, ero disoccupato e facevo spettacoli qua e là. Li facevo e speravo di riuscire, poi sono arrivato a Roma, e da lì è venuto tutto il resto».
Sarebbe stato difficile rimanere in provincia?
«In ogni zona la provincia è difficile, ci sono meno occasioni e possibilità. A Roma, dove sono arrivato, c’è di tutto, si fanno molte più cose, un’industria maggiore, quindi, le occasioni non mancano».
Come vede il mondo dello spettacolo oggi?
«Non smetterà di esistere, ce n’è bisogno come c’è di mangiare e fare l’amore. Serve divertirsi, è importante ascoltare la musica, ma soprattutto l’uomo ha bisogno anche di ridere nella vita».
Crisi superata quindi?
«L’unico problema resta per i cinema. Purtroppo questi sono ormai deserti. A differenza dei teatri che hanno ripreso a funzionare e per ora sono pieni».
Rivedremo lo straordinario maresciallo Cecchini in don Matteo?
«Sì, anche se non molto presto.

Inizieremo a girare la quattordicesima serie, con Raul Bova, nei prossimi mesi, dovremmo iniziare a giugno, e poi la potrete vedere in televisione, credo, all’inizio del 2024».

Ulteriori progetti, oltre a questo tour?
«È uscito il mio libro, il primo romanzo, che mi sta dando tante soddisfazioni. Per me era un esperimento, e devo dire che mi ha divertito. Di certo continuerò, e magari farò anche un sequel di questo primo romanzo».
Nino Frassica e le Marche?
«Ci sono stato molte volte. Delle Marche mi piacciono soprattutto i marchigiani, che sono persone davvero belle. Spero di tornare ancora, dopo Porto Sant’Elpidio. E lo dico anche al pubblico: spero di vedervi ancora dopo questa occasione».

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