Nameless, la boy band pesarese emergente: «È un sogno, ci crediamo e ci stiamo impegnando tantissimo»

I Nameless, boy band pesarese
I Nameless, boy band pesarese
di Elisabetta Marsigli
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Mercoledì 3 Maggio 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 12:31

PESARO - Se è vero che la musica aiuta a sognare, quella dei Nameless è una storia che potrebbe realizzare il sogno di quattro giovanissimi ragazzi pesaresi. E non è un caso che tutto sia iniziato in una “notte di mezza estate” del 2022, quando i quattro si ritrovano insieme ad altri studenti, al termine della terza media e coordinati dai loro professori di musica, ad eseguire una jam session di fronte ai loro parenti.


La chat galeotta


Tutto accade a pochi passi dal Conservatorio Rossini e tra i quattro ragazzi c’è subito un grande feeling: poco dopo si forma una chat whatsapp con un invito che non lascia dubbi: “Allora, mettiamo su una band?”. È partita così l’avventura di tre ragazzi quattordicenni (Lorenzo Schiesaro, Guido Rastelletti e Tommaso Santini) ed un tredicenne (Edoardo Ricciarini) che poco dopo si sono ritrovati in una sala prove, ricavata nel retrobottega di un falegname che realizza artigianalmente tamburi per batterie, con cadenza settimanale. Giorno dopo giorno, i quattro neo-musicisti sono instancabili e provano le loro cover preferite, fino a formare una scaletta che li rende pronti per la prima esibizione da vera band. Nel frattempo hanno trovato anche un nome, si chiameranno Nameless.

 


È Lorenzo, il frontman, a parlare per tutti: «Quello che ha lanciato l’idea della band è stato Edoardo, ma dobbiamo ringraziare la nostra prof Annarita Adanti, ora la nostra prima fan». Lorenzo è anche quello che ha avuto già esperienze con musica e teatro (Tv, cinema e cortometraggi) e ha preso il suo ruolo con molta serietà: «Mia mamma è una cantante, non mi ha mai dato “lezioni”, ma grazie a lei ho ascoltato musica fin da piccolissimo.

Per questo ora ho scelto il Liceo musicale: ho imparato a suonare la chitarra acustica ed ora il basso». Ma l’emozione della band, a partire dalla sala prove, non ha confronti: «Ci siamo divertiti tantissimo fin da subito: finalmente suonavamo i pezzi che ci piacevano, a scuola non li sceglievamo. Il primo concerto è stato bellissimo: abbiamo suonato prima di un’altra band e sono stati loro i primi a caricarci». Sono partiti con le cover delle loro band preferite, gli Imagine Dragons, OneRepublic, Coldplay e Maneskin per Lollo, a Tommy piace il pop punk, come i Green Day, Guido preferisce la musica italiana, mentre Edo ascolta punk/rock, più simile ai gusti di Tommy. Ora il passo è scrivere qualcosa targato Nameless: «Al liceo ho imparato ad usare un software che mi sta aiutando a scrivere dei brani che siano nostri. Abbiamo in ballo un concorso dove dovremo presentare un inedito e andremo da Davide Di Gregorio per perfezionarci. Ho scritto solo la musica di due brani, ma ho scritto le parti di tutti».


Le idee chiare


E anche per i testi le idee sono già abbastanza chiare: «Nelle canzoni che ascolto, mi piace soffermarmi su alcune frasi che mi colpiscono. Vorrei dei testi originali, ma di sicuro saranno incentrati sul nostro futuro, sulle nostre speranze, sullo stile della mia canzone preferita, Counting stars degli OneRepublic». La loro prima esibizione ufficiale nella Città della Musica doveva essere oggi, al Parco Miralfiore, ma, causa maltempo, è stata rinviata al 2 giugno prossimo. «Non vediamo l’ora», conclude Lorenzo «il mio sogno è lavorare nel mondo dello spettacolo e mi piacerebbe moltissimo con la nostra band. È un sogno grandissimo, ma noi ci crediamo e ci stiamo impegnando tanto».

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