Dante Francani e Flo
sono i primi due finalisti

Lo Sferisterio di Macerata
Lo Sferisterio di Macerata
di Stefano Fabrizi
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Venerdì 20 Giugno 2014, 22:08 - Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 22:31
MACERATA - Venticinque anni e ogni anno l'emozione della prima serata palpabile sia nel backstage, come comprensibile, sia tra il pubblico pi affezionato che di edizioni non se ne persa nessuna. Pieo Cesanelli come sempre dimostra quel distacco “morboso” per la sua creatura. E mentre l’Italia sta perdendo si alza scuotendo la testa, meglio andare a vedere come procedono i lavori allo Sferisterio.

Sono le 21,20 quando Fabrizio Frizzi esce sul palco dell’Arena e saluta il pubblico annunciando la medaglia del Presidente della Repubblica per il 25 anni della manifestazione e per l’alto valore culturale.

Sferisterio sold out. Il ghiaccio è rotto.

Sale sul palco la prima concorrente Flo (Napoli) con “D’amore di altre cose irreversibili”. La gara inizia. Una bellissima canzone con sonorità partenopee.

Segue Dante Francani (Roseto degli Abruzzi) con “Tuta blu … o ballata dell’operaio”, il metalmeccanico cantautore. Applausi dal pubblico.

E’ la volta degli Equ (Santa Sofia), con “Eccetera eccetera”, ritmo e parole bene armonizzati.

A chiudere la prima parte dei concorrenti coreAcore (Roma) con “La cortellata”, musica tra metal folk e “slang” romanesco.



Inizia la serie degli ospiti: si parte con Radio.String.Quartet.Vienna, sperimentazioni di brani pop riletti in chiave classica.

E’ la volta degli Area. Si respira a pieni polmoni il vecchio e caro rock progressive. Il gruppo per la loro reunion ha scelto il palco di Musicultura. E’ total fusion.





E’ il momento del contatto con il pubblico. Frizzi scende in platea per sentire le preferenze. Poi è il momento della promozione del pesce azzurro con l’assessore regionale Sara Giannini che racconta del riuscito programma nutrizionale Pappa Fish.



Si torna alla musica. E’ la volta dei Tiromancino. I fratelli Federico (chitarra) e Francesco pianoforte) Zampagliane sul palco con “La descrizione di un attimo”, un brano del 2000. Segue “Immagini che lasciano il segno” che Federico ha dedicato a sua figlia Linda. Altri due brani in stile acustico, accattivante, che il pubblico apprezza. Applausi scroscianti. E la chiusura è con il selfie dei due fratelli con la platea.

Pausa per le votazione.

Si riprende con la consegna dei riconoscimenti: il premio Unimarche per il miglior testo agli Equ e a Flo quello di Radio1 Rai per la migliore musica.



Intanto lo Sferisterio “regala” un cambio di aria che fa scendere la temperatura, ma coloro che conoscono l’Arena si sono premuniti di sciarpe e giubbini, Prosegue la carrellata degli ospiti con Luca Carboni. “Grazie a Musicultura – dice il cantautore bolognese – che permette di tener viva e far crescere la canzone d’autore”. Carboni propone un mini concerto con i brani più conosciuti.



La manifestazione corre verso la fine. Frizzi annuncia che siamo ufficialmente in estate. E richiama sul palco Luca Carboni a cui lascia il compito di introdurre l’ultimo gruppo ospite. Un passaggio di testimone direttamente sul palco perché Carboni ha partecipato all’esecuzione del brano dei Perturbazione “I baci vietati”. Anche per loro, che non nascondono il fascino dell’Arena, un tris di brani.



Frizzi sul palco con la busta dei primi due finalisti: Dante Francani e Flo. Il pubblico, che ha votato, applaude unanime.

Ora il pensiero va alla seconda serata.
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