Sanremo 2022, Achille Lauro si "battezza" e piovono critiche: la chiesa: «Dissacrante». L'artista: «Non sono più lo stesso»

Il cantante apre la gara della 72esima edizione del Festival e, come al solito, partono le polemiche: ma lui stesso spiega qual è il senso dato alla performance

Sanremo 2022, è polemica sul "battesimo" di Achille Lauro: La chiesa: «Ha deriso i segni sacri della fede». L'artista spiega il significato
Sanremo 2022, è polemica sul "battesimo" di Achille Lauro: La chiesa: «Ha deriso i segni sacri della fede». L'artista spiega il significato
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Mercoledì 2 Febbraio 2022, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 08:37

«L’inizio. Il primo istante. L’importanza della prima volta». Spiega così la sua performance con tanto di "battesimo" Achille Lauro. Lauro De Marinis (all'anagrafe), il primo a esibirsi sul palco di Sanremo 2022, porta Domenica come simbolo di libertà, anche sessuale e piovono critiche. L'artista veronese cresciuto a Roma, con un look rock fatto di soli pantaloni pelle e nulla più se non la sua di pelle in mostra tutta tatuata accompagnato (non a caso) dalle coriste dell’Harlem Gospel Choir, vestite di bianco, si è inginocchiato e si è versato addosso dell’acqua. E c'è sempre un significato dietro a ciò che Achille Lauro fa, secondo i fan. E mentre c’è chi non perde tempo e lo rende protagonista di una polemica, che ovviamente aveva messo in conto, il cantante ha deciso di spiegare il significato di tutto: il battesimo come rappresentazione dell'inizio di ogni cosa.

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Il battesimo di Achille Lauro, pioggia di critiche

Il Festival Achille lo dedica a sua madre.

E per segnare il suo nuovo inizio omaggia i telespettatori del suo "battesimo". Diversi i post in cui «Che Dio ci protegga. Hallelujah», ha concluso diverse ore fa Achille, condividendo invece una foto che lo ritrae ancora piccolo il giorno del suo battesimo. E ovviamente non mancano le polemiche. Mentre il suo pubblico è elettrizzato e ha apprezzato in modo esagerato la sua performance, qualche utente sui social trova il tutto indecente. Ma la critica più dura arriva dalla chiesa. Il vescovo di Sanremo, mons. Antonio Suetta, critica l'esibizione di Achille Lauro che «ha purtroppo confermato la brutta piega che, ormai da tempo, ha preso questo evento canoro e, in generale, il mondo dello spettacolo, servizio pubblico compreso. La penosa esibizione del primo cantante ancora una volta ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante». «Ho ritenuto doveroso - dice- denunciare ancora una volta come il servizio pubblico non possa e non debba permettere situazioni del genere, sperando ancora che, a livello istituzionale, qualcuno intervenga».

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Lo scrittore Messori

Poi c'è chi invece sceglie la via del silenzio al battesimo di Achille. Il gesto sul palco del Teatro Ariston non merita una risposta ma soltanto il silenzio, perché reagire sarebbe dargli «un'importanza che non ha». Lo scrittore e giornalista cattolico Vittorio Messori, interpellato dall'AdnKronos, opta per «fare finta di nulla», che «è un modo per deludere chi ha compiuto questi gesti». «Per la verità non ho visto Sanremo - dice Messori - ma in genere, di fronte a queste provocazioni, non reagisco. Rispondere significherebbe dare loro un'importanza che non hanno, prendendole troppo sul serio. Fare finta di nulla è un modo per deludere chi ha compiuto questi gesti. Perché sono contentissimi di essere presi sul serio e creare scandalo. Loro cercano in qualche modo l'indignazione. Sdegnarsi, in fondo, li farebbe gongolare, si farebbe loro un piacere».

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L'attacco alla Rai

«Non ce l'ho con Achille Lauro, lui fa marketing». È lo sfogo di Mario Adinolfi all'Adnkronos, all'indomani della performance di Achille Lauro sul palco del festival di Sanremo, durante la quale l'artista romano ha messo in scena una sorta di battesimo. «Quello che è intollerabile - incalza il fondatore del Popolo della Famiglia - è che la Rai non intervenga». .

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I Papaboys lo difendono e attaccano i Maneskin

Ma a difesa dell'artista , oltre ai fan, scendono i Papaboys: «Achille Lauro non si tocca. Il satanismo è altro», esordisce con l'Adnkronos Daniele Venturi, leader dei Papaboys. «Lauro - argomenta- è più evangelizzatore dei preti di oggi. È l'unico che parla con un pubblico giovanissimo». Sottolinea il leader dei Papaboys : «Tantissimi quindicenni di periferia da ieri sera sanno che esiste una cosa che si chiama battesimo. In tanti non sapevano che cosa fosse fino a ieri: o perché non vanno al catechismo o perché non hanno mai avuto il primo annuncio. Achille Lauro è più evangelizzatore dei nostri preti di oggi». Dice Venturi che il vero satanismo di Sanremo arriva da altri. Il riferimento è ad una foto della musicista dei Maneskin, postata alcuni giorni fa, con la scritta in inglese «padre, figlio e spirito santo» nelle parti intime: «E la cosa peggiore - osserva Venturi - è che ha un milione di like. Questo è satanismo puro. Con questa foto, la De Angelis è come se avesse fatto una messa satanica internazionale». Il leader dei Papaboys tornando alle critiche su Achille Lauro relative anche al testo della canzone "Domenica", osserva: «La canzone è da oratorio, non c'è nulla di blasfemo nè satanico. Il demonio non può benedire, nè dire Alleluia. Achille Lauro è un Renato Zero del terzo millennio, è un artista creativo. Lasciatelo stare».

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La reazione di Achille Lauro

Ma di certo a Lauro tutto questo non lo spaventa anzi. Lo scopo dell'artista è sempre stato quello di lanciare un messaggio con una performance fuori dal comune e riesce nel suo intento. E Achille risponde a tutto, in maniera indiretta sui social. Lauro in un altro post, ha ammesso di essersi interrogato «sul senso del mio essere di passaggio, del mio essere umano». Per il cantante di Domenica il palco dell’Ariston è sempre quello, ma lui no: «Il palco è lo stesso di sempre. Io, invece, no»

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Il significato di Domenica

Così la racconta lo stesso cantante: «Domenica chiude un percorso. Siamo entrati con Rolls Royce, un pezzo rivoluzionario, ultra punk. Era una proposta diverso da quello che facevo io e quello che proponeva la new wave. C’è dualismo tra il sound e il testo di Domenica. Penso ci sia una forte connessione con Rolls Royce e una forte identità che emerge in questi anni da quel pezzo ad oggi, una evoluzione, un cambio di sound, ma l’anima rimane la stessa. Domenica mantiene un sound popolare che si è perso, di tutti. Per me Rino Gaetano è popolare. Domenica è l’essere liberi, ci si diverte, si esce fuori, si fa sesso, si fa tutto quello che ci va di fare. La mia musica è qualcosa che va oltre solo la canzone».

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