Russia, lo show-parodia di Capodanno sulla musica italiana è un successo. E ora punta Sanremo

Russia, lo show-parodia di Capodanno sulla musica italiana è un successo. E ora punta Sanremo
Russia, lo show-parodia di Capodanno sulla musica italiana è un successo. E ora punta Sanremo
di Mattia Marzi
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Domenica 2 Gennaio 2022, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 01:18

Far parlare straniero il Festival della Canzone Italiana: sembra essere questo l’obiettivo di Amadeus per quello che sarà Sanremo 2022. Dal ritorno in gara degli artisti “d’importazione” (sul palco vedremo Ana Mena, la popstar spagnola che in Italia ha conquistato le classifiche duettando con Rocco Hunt e Fred De Palma) alla presenza di ospiti internazionali (un primo colpaccio il conduttore e direttore artistico lo ha messo a segno grazie a Gianni Morandi, che porterà con sé in riviera Mousse T: il dj tedesco che produsse la hit “Sex Bomb” di Tom Jones dirigerà per lui l’orchestra): più di un indizio lascia supporre che all’Ariston quest’anno non si parlerà solo italiano. L’ultimo della serie arriva dalla Russia. Lo lancia Ivan Urgant, conduttore televisivo che è il corrispettivo russo di personaggi come Jimmy Fallon e James Corden, che negli Usa e nel Regno Unito hanno riscritto le regole dei talk show (a loro si è ispirato, in Italia, Alessandro Cattelan): “Ci vediamo a Sanremo”, scrive su Twitter.

Russia, lo show-parodia di Capodanno sulla musica italiana è un successo

In Russia Urgant, 43 anni, è una celebrità: lanciato da MTV, ha conquistato autorevolezza e fama conducendo i programmi di punta del primo canale della tv di Mosca, su tutti “Evening Urgant”, e nel 2009 ha pure presentato la finale dell’Eurovision Song Contest. In Italia è salito alla ribalta l’anno scorso grazie ad un’edizione particolare del tradizionale show di Capodanno della tv russa, “Ciao, 2020”: uno speciale tutto declinato all’italiana e incentrato su omaggi (o canzonature?) del pop italiano classico, quello rappresentato da paladini della musica tricolore come i Ricchi e Poveri, Toto Cutugno e Al Bano, vecchie glorie sanremesi amatissime dal pubblico dell’Europa dell’est, che ha inevitabilmente associato il loro successo alla kermesse.

Visto il boom dell’edizione dell’anno scorso, Urgant e i dirigenti del primo canale della tv russa hanno ripetuto l’operazione anche quest’anno, replicando la formula con “Ciao, 2021”: una parodia dei programmi musicali italiani, da Discoring allo stesso Festival di Sanremo, condotta in italiano con sottotitoli in russo dallo stesso Urgant – Giovanni Urganti – con veri cantanti russi chiamati a conciarsi come popstar italiane degli Anni ’80 e a cantare canzoni in un italiano volutamente no sense.

Per dire.

Dead Blonde, 22enne star che con le sue canzoni ha spopolato su TikTok, diventa Bionda Morta e canta l’esilarante “Il ragazzo con la giardinetta”: “Il mio ragazzo guida una Fiat / in piena notte in cerca di guai / ma siamo una coppia fica / e tu bamboccio solo rimarrai”. Il rapper russo Basta e la cantante Polina Gagarina si improvvisano il duo di Vasco Vaculecci e Gaga Rini e con la loro “Sanremo” omaggiano proprio il Festival: “Quando non ci saremo / il Festival di Sanremo / continuerà / e il successo resterà”.

L’hashtag #Ciao2021 è entrato tra le tendenze di Twitter in Italia e il video integrale dello show è primo tra quelle di YouTube, con 1,2 milioni di visualizzazioni in meno di una giornata. Angelo Sotgiu e Angela Brambati dei Ricchi e Poveri si sono pure collegati con lo show per un videosaluto in russo agli spettatori. E così hanno fatto anche Al Bano e Toto Cutugno. Non solo: durante lo speciale è stato trasmesso anche un videomessaggio di Fedez, sempre in russo. E alla fine è stato mostrato un video in cui il presidente Vladimir Putin, con il Colosseo alle spalle, ha salutato gli spettatori, stavolta in italiano: “L’anno 2021 se ne va. È stato un anno tutt’altro che facile. Ma le difficoltà in cui ci siamo imbattuti ci hanno resi ancora più uniti e compatti. Noi abbiamo un paese molto grande, bellissimo. E se c’è vera voglia di fare qualcosa lo faremo e ce la faremo”. Chiaramente un deep fake. Urgant si era detto disponibile a raggiungere Amadeus all’Ariston già l’anno scorso, ma le difficoltà legate alla pandemia probabilmente complicarono la trasferta del conduttore. Chissà che il 2022 non sia l’anno buono per vedere Urgant all’Ariston, magari con i protagonisti del cast del suo “Ciao 2021”?

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