Il ritorno dei Jalisse: «Dopo Sanremo ha pesato il pregiudizio. Salvi grazie alle nostre figlie»

Fabio Ricci e Alessandra Drusian, i Jalisse
Fabio Ricci e Alessandra Drusian, i Jalisse
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Mercoledì 7 Novembre 2018, 17:01 - Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 10:53
Ci ha segnato il pregiudizio. Su di noi si sono spesi fiumi di parole. E hanno pesato”. A parlare Alessandra Drusian che col marito Fabio Ricci compone il duo dei Jalisse, vincitori del Festival di Sanremo nel 1997 con “Fiumi di parole”, poi additati come “meteore” e infine accusati di plagio: “L’accusa più dura. Fabio per 3 o 4 anni non è più riuscito a scrivere canzoni. Che poi il fantomatico plagio c’era solo per alcuni critici, i Roxette non ci hanno mai accusato di nulla”.

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Nel mentre è diventata mamma e anche lei aveva pensato di abbandonare la musica: “Quando sono diventata mamma pensai di “appendere la voce al chiodo”. Fu Fabio a spronarmi: "Ma sei matta! Con una voce come la tua". E ha avuto ragione: abbiamo tirato su le nostre figlie dimostrando loro che vivere del lavoro che è anche la propria passione è il massimo, anche quando bisogna tirare un pò  la cinghia”.



La rinascita grazie all’ottima prova a “Tale e Quale show (“Era da cinque edizioni del programma che facevo il provino, ma non andava bene. Avevo detto basta”), ma ad aiutarli sono stati proprio le sue figlie, Aurora (11 anni) e Angelica (18): “Certo, assolutamente. Per loro siamo stati delle formichine. Abbiamo vissuto del lavoro che siamo riusciti a fare all'estero. Dopo Sanremo, grazie all'Eurovision Song Contest, siamo stati apprezzati molto nei paesi dell'Est o anche in America Latina. Ora che l'Italia ci dimostra di nuovo grande affetto è bellissimo condividerlo con le nostre ragazze”.
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