Raffaella Carrà, una carriera di successi fra televisione e musica. La storica showgirl si è spenta oggi a causa di una malattia, ma lascia in eredità spettacoli televisivi che hanno fatto la storia del piccolo schermo e canzoni indimenticabili.
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Raffaella Carrà, regina della tv
La popolarità sul piccolo schermo per Raffaella Carrà è arrivata nel 1970, grazie a “Io Agata e tu” assieme a Nino Taranto e Nino Ferrer, in cui per la prima volta ha messo in mostra il suo indedito modo di ballare.
Dopo aver condotto “Domenica in” nel 1986, è passata per un breve periodo a Canale 5, per poi tornare nel 1991 nella tv di stato con la trasmissione “Fantastico 12”. Dopo una parentesi di quattro anni a Madrid, dove portò il programma “Hola Raffaella” per la televisione spagnola, è rientrata in Italia nel 1995 riproponendosi con successo in “Carramba! Che sorpresa” (1995-97 e 2002), “Carramba! Che fortuna” (1998-2000 e 2008) e “Segreti e … bugie” (1999), sempre su Raiuno. Nel 2001 ha condotto il Festival di Sanremo, nel 2004 il programma “Sogni”, e nel 2006 “Amore” . Nel 2007 è uscito «Raffica Carrà», raccolta videomusicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato. Nel 2008 l’emittente spagnola TVE la chiama per tre programmi legati all’Eurofestival. Nel 2013 è tornata sul piccolo schermo su Raidue come coach del talent show “The Voice of Italy” ed è uscito il suo ultimo album “Replay”. Nel 2015 ha condotto su Raiuno il talent show “Forte forte forte”. Il suo ultimo programma è stato “A raccontare comincia tu” su Raitre.
Raffaella Carrà e la musica, classici indimenticabili
Indimenticabile anche la carriera musicale di Raffaella Carrà, con molte sue canzoni che ormai fanno parte dei “classici” italiani e con brani indimenticabili e tuttora ballati come “Ma che musica maestro”, il “Tuca Tuca” o “A far l’amore comincia tu” e “Tanti auguri”
La canzone “Ma che musica maestro” è stata la sigla del programma “Canzonissima” del 1970, presentata da Corrado e ha raggiunto il secondo posto nelle classifiche italiane, mentre il “Tuca Tuca”, scritta da Gianni Boncompagni e Pisano, è stata cantata e ballata da generazioni di italiani anche grazie all’ormai celebre balletto ideato da Don Lurio. Altri titoli importanti nella sua grande discografia “Rumore” del 1974, considerato il primo brando dance italiano, e il classico senza tempo “Forte, forte, forte” scritto da Cristiano Malgioglio e Franco Bracardi. Indimenticabile anche “A far l’amore comincia tu”, de 1976, che ha conosciuto versioni in lingua inglese, tedesca, francese, spagnola, portoghese, turca e greca ed è stata remixata nel 2011 dal deejay Bob Sinclair. “Tanti Auguri”, scritto da Gianni Boncompagni e Daniele Pace nel 1978 è un altro inno all’indipendenza femminile, trasformato in successo discografico.