Benji e Fede: «Il duo è finito ma siamo più amici di prima»

Benji e Fede
Benji e Fede
di Rita Vecchio
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Lunedì 4 Maggio 2020, 08:35 - Ultimo aggiornamento: 15:07
BENJI

Come sta, Ben? 
«Chiuso in casa, a Modena». 
Prima cosa che farà dopo? 
«Salire su un aereo per l’America. Torno dalla mia fidanzata (l’attrice Bella Thorne, ndr)».
Fama e donne: da fidanzato, sempre alto il suo “valore di mercato nella Borsa di Cupido”? 
«Non so. Da single, ne approfittavo. Adesso sono fedelissimo. Mi sveglio ogni mattina alle 5 per augurare “buongiorno” dall’altra parte del mondo».
Ah, l’amore. Galeotto nella separazione di Benji e Fede? 
«Crescere è inevitabile. Dividerci è volere mettersi in gioco. Per farlo, andava messo il pulsante stop. Ma siamo più amici di prima». 
Pausa dalla musica? 
«Non ho contratti. Sto scrivendo tanto, anche in inglese, come nei miei momenti nostalgici. Quando le cose vanno bene, sono fuori a divertirmi (ride, ndr)». 
Dal non avere i soldi ad averne tanti. E poi, droga, alcol. Nel libro è “nudo”. 
«Si impara sulla propria pelle. Non si fa il cantante per soldi. Per droga e alcol, ho imparato dagli errori. Sono stato male. E ho messo la parola fine».
«Per andare avanti, devi essere disposto a perdere tutto». 
«Certo, non si può atrofizzare una carriera». 
Il lato oscuro successo?
«Non riuscire a dedicare tempo ai fan. O quando al contrario, sono loro che per strada non mi dicono nemmeno “ciao” che sono già con il telefono pronto per il selfie. A Hollywood, cerco di non fare lo stesso con i miei idoli». 
Avete costruito un muro su cui salire per guardare il mondo dall’alto: cosa vede vicino?
«Lavorare su me stesso. Ho il lusso di potermi prendere un po’ di tempo per me, senza l’ansia di dovere lavorare per forza». 

FEDE

Come sta, Fede? 
«Non male, dai. Sono in lockdown a casa, a Modena». 
Non esiste un Fede senza Benji: e ora?
«Continueremo a lavorare insieme, per le nostre società. Paradossalmente, siamo più amici di prima. Facendo musica senza il duo. Abbiamo voglia di crescere. Ognuno per la sua strada». 
Musica e crisi introspettiva: la sua linea di confine pare essere stato il Daily di X-Factor. 
«Sì. Ero entrato in crisi. Era una fase di cambiamento e io, i cambiamenti, li vivo sempre in modo traumatico. La città nuova, Milano, vicissitudini familiari e un lavoro che non ci rappresentava tanto. Lì, ho capito che il mio mondo era la musica. E niente altro».
Alcol, droga, sesso, soldi. Nel libro racconta di avere anche perso oggetti di valore.
«Un orologio, un anello regalo di Paola (ndr, Di Benedetto, la showgirl che ha appena vinto il Grande Fratello Vip), la mia fidanzata, una collana d’oro regalo di Ben. Bevevo tanto. Non ero lucido. Una fase strana della vita in cui esistevo solo io, come se non mi interessasse quello che perdevo. La morte di mio padre, quella di mia nonna: nei momenti difficili si fa fatica a giostrarsi. L’essere fuori dalle righe è la mia forza. Il successo è un tappabuchi per l’insicurezza». 
Una passione, oltre la musica? 
«Il buon cibo, in comune con Paola. Mi piacerebbe andare a provare chef, come Bruno Barbieri». 
Avete costruito un muro su cui salire per guardare il mondo dall’alto, scrivete: cosa vede nell’immediato? 
«Una vita normale. Sereno e con la musica». 
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