Licini, Fontana e Morandi nella galleria d'arte moderna di Ascoli. Ecco una guida per visitarla

Il Fontana esposto nel museo di arte contemporanea di Ascoli Piceno
Il Fontana esposto nel museo di arte contemporanea di Ascoli Piceno
di Chiara Morini
4 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Giugno 2021, 13:40

ASCOLI - Non solo Licini nell’omonima galleria di arte moderna di Ascoli Piceno. Nel museo sono infatti custodite molte opere di alcuni tra i principali pittori del ‘900 artistico italiano, visitabili nelle 11 sale all’interno dell’ex convento di Sant’Agostino, dove ha sede dal 1999.

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La nascita
Il museo nasce il 18 ottobre 1964. Fu l’iniziativa del pittore ascolano Ernesto Ercolani, che già era direttore della civica pinacoteca sin dal 1949, a dare avvio a questa galleria. Ercolani creò una collezione di arte contemporanea, limitata alla grafica: era il primo nucleo della Galleria d’Arte Grafica Moderna, nelle splendide sale del cinquecentesco palazzo Malaspina. Non solo la grafica: sin dall’inizio l’intento era quello di inserire anche altre forme di arte e così, i curatori, nel 1977, la trasformarono in Galleria di Arte Contemporanea.

Il nucleo principale dell’esposizione museale arriva alla fine degli anni ’90, quando entrano nel patrimonio museale dipinti di artisti italiani e stranieri del ‘900, e molte opere dell’artista di Monte Vidon Corrado, Osvaldo Licini. Arrivano direttamente dalla collezione di Caterina Celi Hellstrom, figlia adottiva della moglie dell’artista del borgo del Fermano. Data l’importante donazione, la galleria viene intitolata a Licini e trasferita all’ex convento di Sant’Agostino.


Licini
Il cuore del museo è dato dai 40 dipinti e 38 disegni realizzati da Osvaldo Licini. In galleria si può fare un vero viaggio attraverso l’arte e il suo modo di intenderla. C’è rappresentato tutto il pensiero artistico liciniano: il figurativo negli anni Venti, l’astrattista negli anni Trenta, il surreale negli anni Quaranta e Cinquanta. Ci sono tutti i caratteri fondanti dell’arte liciniana.

Esposte ci sono le sue icone “Amalassunte”, ci sono i suoi “Angeli ribelli”, figure possenti dotate di coda e corna, simbolo dell’eterno contrasto tra il bene e il male. Ci sono poi i ritratti: da quelli astratti a quelli geometrici, e non mancano i paesaggi che l’artista amava ritrarre.


Gli altri
Su tutte le opere non liciniane, si segnala “Il telefono rotto”, di Lucio Fontana. Un quadro su sfondo blu acceso, con alcuni segni che definirli tagli non è un caso: fa parte della nota serie di opere che l’artista definì proprio tagli. La data è ignota, ma si pensa possa essere stato realizzato tra il 1959, anno in cui Fontana realizzò le sue prime tele tagliate, e il 1966. C’è poi Roberto Matta, architetto e pittore di origini cilene e c’è pure il tedesco, naturalizzato francese, Hans Hartung. Nella collezione c’è Giorgio Morandi, esponente della pittura italiana della prima metà del ‘900 e considerato tra i maggiori incisori del secolo scorso. Filippo de Pisis, è un altro pittore di cui ci sono le opere, così come Giorgio Severini che fu pure critico d’arte. Il percorso di arte moderna non si esaurisce con queste tele. L’immersione nell’arte del ’900 termina con i disegni di Tullio Pericoli. Quelli che lui fece per decorare la sala Garzanti a Milano.

Alcune sale della galleria di arte contemporanea di Ascoli Piceno sono dedicate ad importanti rassegne artistiche. Si segnalano, tra quelle passate, “Licini e Chagall”, “Licini tra le Marche e l’Europa”, “La ricerca dell’identità da Tiziano a De Chirico”, “Sedendo e mirando, paesaggi di Tullio Pericoli”. Sono state ospitate mostre della fotografia di Gina Pane, di Mario Dondero e di Giacomelli. C’è pure un caffè letterario, dove ci sono di frequente incontri con artisti e critici di fama nazionale.

Al momento c’è la mostra della collezione Ghigi, della quale fanno parte diverse opere di altrettanti promettenti artisti contemporanei. La Galleria spesso ospita iniziative dedicate alle scuole, in particolare collegate alla figura e alla vicenda artistica dello stesso Osvaldo Licini. Nella Galleria sarà in seguito ospitata una mostra del vincitore della prima edizione del Premio Licini, riservata ad artisti professionisti che si siano distinti nel 2020, candidati da un gruppo di professionisti appositamente indicati.

Per informazioni su biglietti, orari di apertura, modalità di accesso e ogni altro dettaglio necessario si può contattare i musei di Ascoli ai numeri 0736 298213 333-3276129 o scrivere a info@ascolimusei.it

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