Pietro aveva preso la maturità classica al liceo al Giulio Cesare. Aveva poi proseguito brillantemente gli studi universitari alla facoltà di Lettere e Filosofia specializzandosi in Storia dell'arte.
Già adolescente si era appassionato al mondo della fotografia organizzando nella sua casa del quartiere Coppedè una camera oscura dove trascorreva ore a studiare le luci e i colori per rendere le sue immagini più poetiche. Provava e riprovava affinando la sua arte, esercitandosi con amici e amiche che pregava di prestarsi a fare da modelli. Con l'avvento del digitale si era appassionato alle nuove tecnologie che nulla avevano tolto alla lirica delle sue visioni. Da tempo sofferente di diabete, non aveva mai voluto fermarsi nel suo lavoro di fotografo del cinema. Fino alla fine ha viaggiato in tutto il mondo, raggiungendo le mete più lontane per testimoniare attraverso il suo occhio raffinato e sensibile ciò che voleva comunicare ai suoi lettori.