Morto Franco Del Prete: addio al batterista di Showmen e Napoli Centrale

Morto Franco Del Prete: addio al batterista di Showmen e Napoli Centrale
Morto Franco Del Prete: addio al batterista di Showmen e Napoli Centrale
di Federico Vacalebre
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Venerdì 14 Febbraio 2020, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 11:06
Il neapolitan power piange il batterista Franco Del Prete, morto nella tarda serata di ieri a 76 anni. Nato a Frattamaggiore, lo storico musicista napoletano fu tra i fondatori prima degli Showmen e poi dei Napoli Centrale, per trasformarsi in paroliere, spesso accanto all'eterno amico James Senese, ma anche al servizio di Eduardo De Crescenzo e di Sal Da Vinci, prima di chiudere la sua carriera dando vita all'ennesima band, i Sud Express.

Nato a Frattamaggiore il 5 novembre 1943, negli anni Sessanta fu tra i fondatori degli Showmen, la prima band italiana di rhythm and blues, che pose le basi del movimento che poi si chiamò neapolitan power, forte del fondamentale apporto della voce di Mario Musella, il nero a metà reso celebre da Pino Daniele, e del sassofono di James Senese. Tra i loro successi: Credi credi in me, Un'ora sola ti vorrei, Non si può leggere nel cuore, Gloria, ricchezza e te, Tu sei bella come sei ma anche una intensa versione di Catari'

Sciolti e riformati gli Showmen ad inizio anni Settanta senza lo scomparso cantante e il sassofonista, proprio accanto a quest'ultimo diede vita nel 1975 ad un'altra formazione seminale, i Napoli Centrale che dettarono la strada del jazz-rock italiano, ma anche la lingua del neapolitan power, preparando appunto la strada per Pino Daniele nell'uso del dialetto. Coltrane, ma soprattutto il Miles Davis elettrico e i Weather Report sono i modelli della nuova avventura, ma il cantato, su suggerimento di Raffaele Cascone, è in napoletano, come ricorda un cavallo di battaglia come Campagna, canzone dello sfruttamento dei campi. Il gruppo, in cui milita per un breve tempo anche Pino Daniele, al basso, dopo lo storico esordio con Napoli Centrale del 1975, sforna lp come Mattanza, un anno dopo, e Qualcosa ca' nun more del '76, prima di sciogliersi, per tornare, nel 1992, come una sorta di estensione dell'attività solista di Senese, che ha portato avanti il marchio sino ad oggi, incontrando ogni tanto l'amico Del Prete ai tamburi o come autore dei testi, si pensi soprattutto al lavoro svolto nell'intenso Zitte! Sta venenn' 'o mammone del 2001 o al più recente 'O sanghe del 2006.

Come batteria Franco collabora con Gino Paoli nel 1980 all'lp Ha tutte le carte in regola, dedicato a Piero Ciampi, poi, siamo al 1991, fa coppia con Gianni Guarracino e scrive per Eduardo De Crescenzo E la musica va e le canzoni di Cante jondo. Nello stesso tempo e con lo stesso partner autorale firma Vera per Sal Da Vinci, che vince l'unica edizione del Festival italiano, tentativo di un anti-Sanremo di Canale 5 condotto da Mike Bongiorno, successo anche in America latina. Nel 2001 sigla, stavolta con Marcello Vitale, Pioverà - Habibi ane che Peppino Di Capri porta a Sanremo. 

Del Prete ha firmato anche per Lucio Dalla, Raiz (Almamegretta), Zulù (99 Posse), Tullio De Piscopo, Peppe Barra, Enzo Avitabile e tanti altri, ma dal 2006 aveva messo sangue e passione, parole e tamburi nella sua ultima creatura artistica, i Sud Express, aggiungendo agli antichi stilemi del neapolitan power una forte dose di reggae. Instabili nella voce, i Sud Express diventano la band di Enzo Gragnaniello nell'album del 2011 Radici, ma anche nel quasi omonimo docufilm di Carlo Luglio"Radice, preceduto nel 2009 da L'ultimo apache e seguito nel 2018 dal lavoro collettivo La chiave.

Poeta di periferia, o di provincia se si preferisce, innamorato del suo strumento e della musica, Del Prete ha bevuto la vita senza preoccuparsi di essere in prima o in seconda fila, sul palco o dietro le quinte, al centro o ai margini dei progetti che ha attraversato. Prima che la malattia lo portasse via ha salutato il suo pubblico dal palco del teatro De Rose di Frattamaggiore, al suo fianco un altro dei suoi storici soul brother, Enzo Avitabile.

Ciao Franco, ciao.
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