Tresy Takimiri e il suo circo: «Vi faremo emozionare anche se a distanza»

Tresy Taddei Takimiri
Tresy Taddei Takimiri
di Chiara Morini
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Mercoledì 10 Febbraio 2021, 06:10

MONTEGRANARO - Sarà “In diretta diretto al cuore”, su Radio Arancia network e sulla pagina facebook “Takimiri eventi e spettacoli”, il circo storico Takimiri, con un doppio appuntamento domani, giovedì 11, e domenica 14 febbraio alle ore 20,30 nell’ambito di Marche Palcoscenico Aperto. Tresy Taddei Takimiri, che è anche attrice, nel suo circo si occupa tra l’altro di musica, regia e coreografie. L’artista si racconta alla vigilia di queste due serate online, aspettando di tornare ad esibirsi dal vivo.


Tresy cosa porterete sul palco? 
«Saremo sul palco del teatro La Perla della nostra città, Montegranaro, da cui saranno fatte le riprese, per questo ringraziamo il Comune. Porteremo due numeri circensi, uno più classico, l’altro un po’ più contemporaneo». 

 
Cosa intende per contemporaneo? 
«Nella versione classica ci sono esibizioni uniche. Nel contemporaneo verrà fuori una storia, con uno stile unito e un filo conduttore. Non numero staccati, ma quasi uniti. Sarà un po’ più “rockettaro”».


Cosa vedranno gli spettatori dal divano di casa?
«Spettacoli circensi al 100%, con esibizioni aeree e hulahop a cui prenderò parte anche io, poi ci saranno i giocolieri, i clindri, gli acrobati. Ancora le contorsioniste, il lampadario, gli immancabili clown. Mio padre Ulisse farà alcune gag comiche ideate da mio nonno».


Che emozione avrà la gente pur se da uno schermo?
«Ovviamente non potrà essere la stessa che avrebbero avuto se fossero stati a guardarci dal vivo, ma per noi è comunque importante esserci e quindi dico a tutti: vi emozionerete, anche se sarete distanti».


Avete mai fatto dirette prima di queste?
«Qualcosa avevamo iniziato a fare, non volevamo smettere di donare serenità, soprattutto ai bimbi, che ci seguono sempre.

Questi online erano molto visti, funzionavano e dunque, abbiamo fatto questa proposta. Non vediamo l’ora di tornare ad esibirci».

 
Quali sono le vostre problematiche in questo periodo? 
«Noi abbiamo una scuola d’arte circense, nella nostra casa, fortunatamente ci possiamo allenare. Ma il problema resta sempre quello che dobbiamo prepararci, soprattutto per alcuni numeri. Ed è un’attività tutt’altro che breve».


Cioè? 
«Per le esibizioni aeree c’è una lunga preparazione, il giocoliere invece può provare, è tecnica pura. Se perde l’allenamento recupera subito. In altri campi devi recuperare il muscolo. Essere stati fermi 4 o 5 mesi ha creato dei problemi. Quando si riapre ci sono mesi di prove, e so che molti circensi nel frattempo hanno dovuto arrangiarsi a fare altri lavori. Qualche contributo agli attori c’è stato, ma nel circense no. C’è anche il problema, degli animali, e in questi mesi abbiamo sperimentato tanta solidarietà».


Allora questa iniziativa regionale e dell’Amat cosa rappresenta?
«Innanzitutto è un aiuto morale. Non ci sentiamo abbandonati. E poi c’è anche un sostegno a queste dirette, la Regione sta mostrando sensibilità per queste cose».

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