Il comico Cevoli al teatro di Montegranaro porta in scena il rapporto genitori-figli: “Sagra famiglia” è tutta da ridere

Il comico Cevoli al teatro di Montegranaro porta in scena il rapporto genitori-figli: “Sagra famiglia” è tutta da ridere
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 25 Marzo 2022, 09:39

MONTEGRANARO - Quanto è difficile il rapporto tra genitori e figli? Molto, poco, per niente: dipende dai casi. Il tema comunque viene affrontato dal comico Paolo Cevoli, nel suo spettacolo “La sagra famiglia”, in scena oggi, alle ore 21,15, al teatro La Perla di Montegranaro, nell’ambito della stagione voluta da Comune e Amat. 


Uno spettacolo esilarante fin nel titolo: il comico spiega che la parola “sagra”, l’ha voluta perché «vivo così, racconto cose serie, in modo leggero. È questo il mestiere di comico».

Come quello di trarre ispirazione anche dalla vita di tutti i giorni, e per questo spettacolo, racconta Paolo Cevoli, è stato ispirato da una sua amica. «Nasce da Daniela – racconta – una mia amica, che un giorno ha visto sua figlia che non riusciva a fare le sottrazioni. E allora si è messa a farle lei. Poi mi ha chiesto: “Ho fatto bene o ho fatto male?”. Ecco, non è facile. Per questo ho messo su questo spettacolo, per raccontare che nella storia il rapporto genitori-figli è sempre stato un rapporto difficile e burrascoso. E alla fine provo a rispondere alla domanda della Daniela». Anche se non deve essere facile, soprattutto essere genitori, e tra gli interrogativi che spesso ci si pone c’è anche il “Se avessi un modello di genitore a cui ispirarmi…”. Queste sono tematiche da sempre molto sentite, in ogni epoca, soprattutto in quella contemporanea. 


Quando Cevoli riconosce che nella storia il rapporto è sempre stato burrascoso, sicuramente intende dire che i problemi esistenti tra i genitori e figli non sono certo di oggi, di ieri e nemmeno dell’altro ieri. Parlando invece della contemporaneità, alcuni definiscono la tematica un «dramma della nostra epoca». E non è difficile capirne il motivo. Con il suo stile tagliente, Cevoli spiega infatti che «è così, ma mica solo della nostra epoca, di tutte le epoche, partendo da quando eravamo frugivori e spiccavamo la frutta dagli alberi». Forse anche prima dell’epoca dei cavernicoli. 


Con il suo stile originale racconterà diverse esperienze di rapporti tra padre e figlio, la sua storia personale, prima di figlio e poi di padre. «Ho due figli e un nipote e mezzo (uno sta per uscire tra poco) – commenta -. Mio nipote Tommaso è straordinario, una forza della natura, ha preso tutto da suo nonno, sicuramente». Il tutto rapportato ai grandi classici, da Edipo a Ulisse, da Achille a Enea e molti altri, Dio in persona con Mosè e il popolo ebraico compreso.


Rapporto complicato, sì, ma non si pensi che la rete crei problemi ulteriori. «Non penso – commenta – che la rete lo complichi, anzi, se usata con equilibrio, può aiutare. É vero però che i ragazzi oggi sono tutti “ingobbiti” sugli smartphone, come i gallinacci, ma penso che siano anche un po’ le conseguenze di questo periodo di pandemia, che ha acuito le fragilità dei giovani. Noi adulti abbiamo il compito di raccontare loro la nostra eredità, le nostre origini, le nostre radici, perché anche loro possano conoscerle e coltivarle». Info teatro La Perla 0734 893350, 3476022024.

© RIPRODUZIONE RISERVATA