Silvia Mezzanotte, ex voce dei Matia Bazar, con “Le mie Regine” a Montappone: «La mia anima a galla tra le note»

Silvia Mezzanotte
Silvia Mezzanotte
di Chiara Morini
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Venerdì 13 Maggio 2022, 09:39

MONTAPPONE - Per lei la musica è vitale e il pubblico lo noterà certamente sabato, 14 maggio, alle 21,30 al Teatro Italia di Montappone, per il secondo appuntamento con il festival “Storie”. In “Le mie Regine”, questo il titolo dello spettacolo, l’ex voce dei Matia Bazar porterà in scena le grandi voci della musica italiana e internazionale (0734710026).


Silvia Mezzanotte, come nasce lo spettacolo? 
«Nasce qualche anno fa dalla mia volontà di portare in giro “Le mie Regine”, come dice il titolo, le donne dello spettacolo che hanno contribuito a farmi diventare una cantante. Avevo cinque anni, e ripetevo che da grande il mio sogno era quello di fare la cantante. Poi la mia insicurezza e timidezza mi hanno allontanato per un po’ da questa aspirazione, tant’è che ho studiato altro. Dopo l’adolescenza, però, cantare mi ha aiutato a vincere la timidezza e già da allora leggevo molto le biografie di queste artiste. Poi sono diventata una cantante, è arrivato il successo e ho capito che sono stati la musica e il canto ad aiutarmi».


Lei dice “La musica mi ha salvato”, è per questo? 
«Sì, proprio per questo, e le dirò di più. Continua a salvarmi, è il gancio in mezzo al cielo di cui parla Baglioni in “Strada Facendo”. La pandemia, che ci ha messo tutti in difficoltà, è stata davvero molto difficile anche per me. Tutti gli artisti sono un po’ “egocentrici”, noi viviamo per i live, per incontrare il pubblico ed esibirci, e così creiamo il nostro equilibrio. Se tagli i live, si crea il disequilibrio. Ma ora sta tornando tutto a posto».


Per lei, quindi, la musica è passione, non solo lavoro? 
«È difficile dare una definizione, ma considero la musica, per me, come un liquido amniotico nel quale galleggia la mia anima». 


Quali brani porterà, anche i suoi?
«Sì anche i brani miei, e alcuni di quelli dei Matia Bazar, da “Brivido Caldo” a “Messaggio d’amore”, passando per “Vancanze Romane”, brano che cantava Antonella Ruggiero, che in questo spettacolo è anche una delle Regine.

L’ho amata molto, anche nei suoi percorsi particolari, dopo il suo addio ai Matia Bazar. Ci sono tante regine, Nilla Pizzi, Edith Piaf, Mia Martini, Ella Fitzgerald, fino ad Adele, che è una delle Regine di questo secolo».


Silvia Mezzanotte e le Marche...
«Sono affezionata alle Marche, si sta bene, si mangia bene, e poi i borghi sono fantastici, piccoli centri in cui le storie sono importanti, i teatri, che devono tornare a vivere, sono il fulcro delle comunità, piccoli scrigni. Riaprirli vuol dire fare cultura, raccontare, e io domani sera farò proprio questo, racconterò la mia storia». 


Scrigni marchigiani, quelli storici, che aspirano a essere patrimonio dell’Unesco… 
«Stupendo, sono dei gioielli, come ho detto vanno riaperti e fatti rivivere». 


Nell’agenda futura di Silvia Mezzanotte?
«Nella stagione estiva alle porte ho un calendario variegato. Oltre a “Le mie Regine”, c’è “La nostra storia”, scritto e realizzato con Carlo Marrale. Lui è autore dei successi dei Matia Bazar, ma prima di oggi non avevo mai lavorato con lui. Poi c’è uno spettacolo in cui rendo omaggio alla figura di Astor Piazzolla, “Duettango”. Una stagione dove metterò alla prova la versatilità della mia voce». 

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