L’attore Blas Roca Rey protagonista di un monologo: «Racconto storie bizzarre, di ordinaria magia»

L’attore Blas Roca Rey protagonista di un monologo: «Racconto storie bizzarre, di ordinaria magia»
L’attore Blas Roca Rey protagonista di un monologo: «Racconto storie bizzarre, di ordinaria magia»
di Chiara Morini
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Venerdì 21 Ottobre 2022, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 08:38

MONTAPPONE - Ci sarà tutto “Il mondo di Blas, storie di ordinaria magia”, oggi, venerdì 21 ottobre, alle ore 21,30 al Teatro Italia di Montappone. L’attore Blas Roca Rey racconterà in un monologo alcune storie tra quelle del suo libro (info: 3393706029). 


Come nascono queste storie? 
«Sono storie che hanno una “storia bizzarra” (mi scuso per il gioco di parole). Tutto ha avuto origine durante il lockdown, quando la radio romana New Sound Level mi ha chiamato per fare qualcosa che riguardasse il mio lavoro, ho cercato alcune storie, le ho raccontate, e ogni volta, ogni venerdì, non ho mai a disposizione più di 4 minuti».

 
Quanto è difficile farlo in così poco tempo?
«Tanto, perché bisogna togliere questo o quello, ma non si devono modificare le emozioni, quelle vanno mantenute». 
Come ha scelto le storie?
«Alcune sono mie, altre di personaggi famosi, diverse di sportivi di cui ho letto. Sono storie belle e brutte, di uomini e di donne, che hanno combattuto battaglie, con sconfitte da cui hanno saputo rialzarsi». 
Ce ne sono anche di sue? 
«Sì, certo, alcune riguardano me, i miei quattro figli, mia madre, mio padre scultore». 
Qual è il messaggio? 
«La magia di queste storie è che c’è la possibilità di rialzarsi dopo la sconfitta. La vita va vissuta con tutte le proprie forze, cercando di essere ottimisti, è possibile farcela». 
Quanto hanno dato speranza nel periodo del lockdown? 
«Credo che gli ascoltatori, visto il successo che ha avuto il programma radiofonico, abbiano proprio percepito la speranza. Ma guardi il messaggio di speranza vale anche ora, in questi tempi».
Oltre alle storie ha raccontato i classici e Dante: quando aiutano?
«Tutto aiuta. Nello spettacolo oltre a leggere cinque canti dell’Inferno, faccio anche il riassunto, rendendoli comprensibili per tutti». 
A proposito di Marche, prossimamente tornerà nella nostra regione con “La ciliegina sulla torta…”.
«Questa è una commedia leggerissima, sono in scena con Edy Angelillo, Milena Miconi, Adelmo Fabo, per la regia di Diego Ruiz. Si ride molto, ma poi si torna seri. Anche in questo caso, per quanto sia una pièce leggera, però il messaggio c’è. Non le dico quale, però, non posso spoilerare, perché sta tutto nel colpo di scena finale». 
Ha raccontato storie e interpretato personaggi, ma cos’è che ancora non ha fatto, ma vorrebbe?
«Macbeth, un personaggio stupendo, potente, accattivante, pieno di sorprese, un vero gigante del bene. E poi anche Re Lear, ma in futuro però, sono ancora troppo giovane». 
Blas e le Marche? 
«Una regione bellissima, ai margini del Gran Turismo, quello di massa.

Nelle Marche vai perché le scegli, ci sono colline morbide, una cucina straordinaria, vino buono, tante belle storie! E poi, per un attore, essere nella regione dei cento teatri è stupendo, sono fortunato a venire ogni volta che mi capita. Ricordo Recanati, in particolare, quando anni fa, in piazza, l’allora mio suocero Gino Paoli mi dette da leggere una poesia di Leopardi».

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