Il monologo di Bisio per raccontare
il rapporto tra padre e figlio alle Muse

Il monologo di Bisio per raccontare il rapporto tra padre e figlio alle Muse
3 Minuti di Lettura
Sabato 21 Novembre 2015, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 22:46
ANCONA - Ultima tappa marchigiana per Claudio Bisio.





Prosegue la Stagione Teatrale 15 16 in abbonamento di Ancona, dal 12 al 15 novembre al Teatro delle Muse con un mattatore della scena, Claudio Bisio. che dopo Pesaro e Fermo, porta in scena Father and son. Il testo dello spettacolo, ispirato a “Gli Sdraiati” e “Breviario comico” di Michele Serra, vede in scena con Claudio Bisio i musicisti: Laura Masotto al violino e Marco Bianchi alla chitarra, la regia è di Giorgio Gallione, scene e costumi di Guido Fiorato, musiche di Paolo Silvestri e le luci di Aldo Mantovani, produzione Teatro dell’Archivolto.



Il rapporto padre/figlio radiografato senza pudori. Father and son, trasposizione del regista Giorgio Gallione del bestseller di Michele Serra “Gli sdraiati”, (unito ad alcune pagine di “Breviario comico”), interpretata da un istrionico Bisio, è una riflessione sul nostro tempo “inceppato” e sul futuro dei nostri figli, sui concetti – entrambi consumatissimi – di libertà e di autorità, che rivela in filigrana una società spaesata e in metamorfosi. Un racconto intelligente, beffardo e tenerissimo, autoconfessione di un padre che parla a un figlio che non l’ascolta, nascosto nella propria felpa, sprofondato nel divano, circondato e protetto dalle sue “protesi tecnologiche”.



Più dei rancori o degli scontri di tanta drammaturgia familiare, lo spettacolo apre l’orizzonte sulla difficoltà di comunicare, sull’inadeguatezza dei padri, buffamente servili verso figli sdegnosi, con il pregio di non cadere in generalizzazione sociologiche, ma offrendo un ironico spaccato di vita domestica.



Claudio Bisio a proposito del personaggio del padre ha dichiarato - Interpreto un padre che annaspa alla ricerca di un dialogo con il figlio, nativo digitale. Un ruolo non lontano dalla mia vita, dato che ho due figli di 19 e 17 anni e quindi capisco - e sto vivendo - le cose che raccontiamo nello spettacolo. In scena il figlio non è presente ma viene costantemente “evocato” (peraltro i due eccellenti musicisti che mi accompagnano sul palco, il chitarrista Marco Bianchi e la violinista Laura Masotto, a livello subliminale lo evocano ulteriormente nella mente degli spettatori, vista la loro giovane età). Il risultato è una sorta di confessione allo specchio, catartica per questo padre così libertario, intelligente, curioso, disponibile, “diversamente giovane”, che pure non riesce a instaurare il dialogo che vorrebbe con il proprio figlio .-



La forza satirica di Serra si alterna sul palco a momenti lirici e struggenti, amplificati dalla musica dal vivo in continuo dialogo con le parole, in un’efficace botta e risposta tra partiture, melodica e drammaturgica. Comicità, brutalità, moralità sono gli ingredienti di un irresistibile soliloquio che permettono a Claudio Bisio, al suo attesissimo ritorno sulla scena, di dar vita a un one man show in continua oscillazione tra lacrime e risate.



Rispetto al testo di Serra, Bisio ha detto - Era da tempo che io e Gallione volevamo fare uno spettacolo sul rapporto padre / figlio e stavamo già raccogliendo materiale su questo tema; poi è arrivato Michele Serra e ci ha detto che se avessimo aspettato ancora un po’ ci avrebbe dato le bozze del libro che stava scrivendo (ovvero “Gli sdraiati”). Leggere questo testo - autoironico ma al tempo stesso profondo - e innamorarcene è stato un tutt’uno. Ho pensato che aveva scritto esattamente ciò che io pensavo. Abbiamo quindi deciso di basarci su quel testo per lo spettacolo molto prima del suo clamoroso successo che ha avuto in libreria. E poiché sentivamo però il bisogno di legarci all’attualità lo abbiamo “contaminato” con alcuni estratti di “Breviario comico”-.
© RIPRODUZIONE RISERVATA