“In corpore hominis”, Tangherlini
presenta le sue tavole alla Mole

Un momento della presentazione alla Mole di Ancona
Un momento della presentazione alla Mole di Ancona
di ​Lucilla Niccolini
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Domenica 29 Maggio 2016, 06:51
ANCONA -  Si è inaugurata alla Mole Vanvitelliana la mostra “In corpore hominis”. E come si fa a non pensare alla "Lezione di anatomia del dottor Tulp" di Rembrandt (1632)? Fino al 26 giugno sono esposte nella Sala Leopardi le tavole anatomiche che il grafico eccellente Mirco Tangherlini ha realizzato negli ultimi quattro anni per il “Corriere della Sera”. Ideata e allestita nell'ambito del Festival del Pensiero Plurale 2016 da Francesca Di Giorgio, in collaborazione con l’associazione Ventottozerosei e il Museo Tattile Omero, la mostra è dimostrazione di come informare il pubblico sul pianeta-salute senza spaventare o disgustare.

Mirco, come si fa a diventare famosi con tavole anatomiche?
La più grande soddisfazione per questo lavoro mi è arrivata dalle tante sollecitazioni da parte dei lettori di Corsera a farne una pubblicazione autonoma. Le tavole, ogni domenica, sono costruite a illustrare i testi dei medici, che io sintetizzo e insieme rendo divulgativi con le immagini. Fortunatamente l'operazione è piaciuta al pubblico, e ora le mie tavole sono pubblicate da Rizzoli anche nel libro "Mi spieghi dottore...", 10mila copie, e diffusione anche negli autogrill e online.

Come è nata l'idea di farne una mostra?
Parlando con Francesca Di Giorgio, una brava collega, che mi ha suggerito di veicolare attraverso la mostra anche un messaggio per i giovani talentuosi: può diventare un mestiere, quello di illustratore scientifico e anatomico, per coloro che frequentano scuole di grafica e accademie, cui si pensa raramente.

E tu, come l'hai imparato?
Tanti anni fa, alla Scuola Superiore di Disegno Anatomico di Bologna, dove mi iscrissi perché i miei non mi avevano permesso di frequentare l'Istituto d'Arte: troppi capelloni! È stata per me un'accademia pragmatica ed efficace, in cui ho imparato una tecnica antica dalla professoressa Maria Acquaviva, discendente diretta del fondatore della scuola nata all'interno dell'Istituto Rizzoli di Bologna. Noi assistevamo, proprio come gli studenti di Medicina, ad autopsie e interventi chirurgici. All'inizio, con la matita la tecnica era molto laboriosa e difficile, poco praticata, ma con l'avvento della computer grafica è diventata più accessibile.

Come sei arrivato al Corsera?
Dopo un primo contatto con Panorama, e con Andrea Monti, ora direttore della Gazzetta dello Sport. Poi ho lavorato anche con altre testate del Gruppo Espresso – mi è capitato anche di ritoccare le foto delle dive per TV Sorrisi e Canzoni! - finché mi hanno chiamato dal Corriere.

In mostra, una bella lezione di anatomia...
Circa cento pezzi, tra cui 30 ingrandimenti delle pagine pubblicate e 35 tavole ingrandite di infografica, una sorta di Bignami delle patologie più comuni. Attenzione, per chi non conosce le tavole dal Corsera, vorrei precisare che la trasposizione è evocativa, allusiva e suggestiva. Il nostro target è sempre stato l'uomo della strada che non ama vedere sangue e parti anatomiche "spellate", troppo realistiche... Inoltre faremo sono programmati workshop per studenti dei licei artistici e delle accademie, per far conoscere questo specifico lavoro, il primo dei quali è fissato per il 31 maggio. E dimostreremo anche come è nata, da queste tavole, una nuova applicazione per smartphone.
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