Mietta e il vaccino anti Covid: «Non l'ho fatto per paura, soffro di attacchi di panico»

Mietta e il vaccino anti Covid: «Non l'ho fatto per paura, soffro di attacchi di panico»
Mietta e il vaccino anti Covid: «Non l'ho fatto per paura, soffro di attacchi di panico»
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Venerdì 3 Dicembre 2021, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 16:45

Dopo settimane di silenzio Mietta spiega i motivi per cui ha scelto di non vaccinarsi contro il Covid-19. La cantante a FqMagazine ha voluto fare chiarezza sul perché durante la diretta a Ballando con le Stelle non ha risposto alla domanda di Selvaggia Lucarelli e ha spiegato le sue motivazioni.

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Dopo la diretta è stata esposta a una serie di attacchi e insulti che per settimane sono stati un vero e proprio tormento a cui però ha scelto di non rispondere.

Ora però ha deciso di dire la sua e spiega: «Partiamo da un fatto chiaro e inequivocabile: la domanda di Selvaggia Lucarelli era legittima» e poi aggiunge di essere stata presa alla sprovvista dopo essersi sentita scossa per la notizia del tampone positivo, «Ho mostrato solo un eccesso di riservatezza davanti ad una richiesta specifica. La stessa riservatezza che io ho nella mia vita privata. Per questo ho invitato a parlare della cosa in privato, proprio perché c’era in ballo qualcosa che avrei tenuto volentieri per me».

Mietta spiega di non avere un buon rapporto con i farmaci, di usarli veramente in casi di grande necessità e quando si è trattato di fare il vaccino è stata colta dalla paura: «Per me che soffro di attacchi di panico è stato qualcosa che mi ha turbato parecchio. Non ero serena ed ero reduce da uno choc anafilattico. Mi è mancato il respiro. Così ho solo avuto paura. L’unico modo per tranquillizzarmi sarebbe stato fare degli accertamenti. Poi avevo anche in programma un intervento. Ma ripeto, erano e sono cose personali». Spiega quindi di essere stata colta alla sprovvista perché non voleva apparire come una persona debole ma con il senno di poi ammette che avrebbe fatto bene a parlare delle sue fragilità.

Quello che ha ferito maggiormente la cantante sono stati i leoni da tastiera e l'ondata di odio che le è stata scagliata contro: «La popolazione si divide in due categorie: le persone umili e i dispensatori o sceriffi della moralità. Se la scienza dice che i vaccini vanno fatti, perfetto va benissimo! Ma ci sono anche situazioni di ansie generate da informazioni mal gestite».

Spiega comunque che tutto in Rai si è svolto secondo i protocolli e che i rapporti con l'azienda sono ottimi. Aggiunge di aver anche ricevuto molta solidarietà da parte degli altri concorrenti e infine ammette: «Mi è spiaciuto molto anche perché ci tenevo molto a fare un percorso dentro il programma».

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